Affermano i rappresentanti dell UAAR circolo di Savona "Apprendiamo che la nuova maggioranza appena insediata in consiglio comunale a Savona avrebbe intenzione di affiggere nella sala del Consiglio il crocefisso.
Notiamo che tale intenzione sembra emulare quella presa dal Consiglio Regionale ligure nel solco di un comportamento di alcuni politici italiani che sembrano volersi caratterizzare come paladini dell’affissione di crocefissi nei luoghi pubblici, aule di tribunale, scuole e asili, edifici pubblici.
Senza approfondire le polemiche immediatamente suscitate sulla contraddittoria cristianità di alcuni esponenti della maggioranza che quando non si tratta di affiggere crocifissi appaiono assai poco caritatevoli verso gli ultimi, ad esempio verso i migranti , balza comunque all'occhio il fatto che la proposta strida con la realtà.
Infatti i nostri consiglieri, appena eletti a rappresentare tutti i savonesi hanno pensato di reagire alla crescente laicizzazione della popolazione, andando contro corrente, proponendo il simbolo di una religione in un luogo pubblico con grande valenza simbolica, la sala del Consiglio comunale, dove si riunisce la rappresentanza democraticamente eletta di tutti i cittadini . Rappresentanza , che, come è noto è composta anche di cattolici, ma nella quale devono avere pieno diritto di cittadinanza anche gli atei e gli agnostici o chi professa altre religioni.
E questo accade proprio in una città della Liguria, la regione meno credente d’Italia con oltre il 37% dei cittadini che si dichiarano non credenti, ai quali vanno aggiunti quanti professano una religione diversa dal cattolicesimo (islamici, ebrei, protestanti, ortodossi, buddisti, induisti, ecc.). Molte di queste comunità, tra l'altro, a Savona sono molto numerose ed attive.
Nella nostra regione i matrimoni civili sono il triplo di quelli celebrati in chiesa, il numero dei ragazzi che scelgono di non seguire l’insegnamento della religione a scuola è in costante crescita.. In questo quadro la maggioranza in Consiglio comunale pensa che i cittadini savonesi si possano sentire rassicurato o gratificati non dal buon governo ma dal crocefisso nell’aula del Consiglio, un luogo, che rappresenta tutti e nel quale andrebbe assicurata la laicità delle istituzioni e la non prevaricazione di una parte sugli altri.
ART 3 della Costituzione
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso ,di razza, di lingua, di religione , di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali