Arriva un crocifisso nella sala del consiglio del Comune di Savona, un gesto che se letto in riferimento al recente episodio della bestemmia dell'assessore leghista Ripamonti durante l'incontro a Legino sul campo profughi fa pensare quasi ad un “mea culpa” del consiglio che ha deciso in tal senso o forse la volontà di ribadire alcuni principi ed ideologie che vogliono lanciare un messaggio alla popolazione in un periodo storico come quello che si sta vivendo e nel quale il timore dei profughi si mescola a quello del terrorismo