Politica - 30 giugno 2016, 12:15

Carcare, Vaccarezza: "Ma quale ordinanza anti-profughi? Io sostengo il sindaco Bologna"

"Si è voluto far passare un messaggio sbagliato. Non è questa un’iniziativa xenofoba e razzista, ma un’iniziativa che vuole tutelare salute e vivibilità dei cittadini di Carcare"

#iostoconfranco: è questo l’hashtag lanciato da Angelo Vaccarezza, Capogruppo di Forza Italia in Regione Liguria, per sostenere il sindaco di Carcare, Franco Bologna.

Il primo cittadino è stato attaccato su più fronti a causa dell’ordinanza che prevede la certificazione sanitaria per i profughi che soggiornano nelle strutture presenti all’interno del Comune. In seguito a quell’ordinanza si è scatenata la polemica, ma non da parte dei cittadini che hanno deciso di stare con il loro sindaco, a dispetto di qualunque petizione. Ecco perché il Capogruppo di Forza Italia ha deciso di sostenere Franco Bologna con una vera e propria campagna.

"In sole 24 ore hanno aderito centinaia di personedice Vaccarezza decine le fotografie sui social, centinaia di commenti e like oltre alle telefonate arrivate in Comune a Carcare. Credo che questa sia la più grande testimonianza di come la gente si aspetti anche dagli amministratori locali una presa di posizione a tutela delle persone".

Sulla stampa si è letto che l’ordinanza è anti profughi, ma la verità è che si tratta di un’ordinanza pro cittadini: "Si è voluto far passare un messaggio sbagliato. Non è questa un’iniziativa xenofoba e razzista - prosegue Vaccarezza - ma un’iniziativa che vuole tutelare salute e vivibilità dei cittadini di Carcare. Il sindaco, tra le sue tante responsabilità, ha anche quella della salute dei residenti. Franco Bologna ha fatto benissimo a fare quell’ordinanza".

In questo contesto si inseriscono anche le mancate decisioni del Governo e la difficoltà in cui spesso si trovano i primi cittadini: "Roma se ne dovrebbe occupare, magari smettendo di fare business sull’immigrazione e smettendo di alimentare le cooperative che su questa partita stanno riempiendosi le tasche. Se è vero che si spende molto per l’accoglienza, la maggior parte di questi denari finisce nelle solite tasche e alimenta il solito colore politico" conclude Vaccarezza.

c.s.