Dopo Anci Liguria anche l’Unione dei Comuni della Val Maremola scende in campo a fianco del Comune di Magliolo per dare il proprio sostegno alla risoluzione della grave situazione legata alla gestione post operativa della discarica di rifiuti solidi urbani e scongiurare così il rischio default per il comune dell’entroterra savonese. Nella giornata di ieri, durante la seduta deliberante del Consiglio dell’Unione dei Comuni della Val Maremola tenutasi nel Palazzo Comunale di Giustenice, i Consiglieri dell’Unione hanno deliberato, all’unanimità, un documento avente per oggetto “Gestione post operativa della discarica di rifiuti solidi urbani finanziata con avanzo di amministrazione vincolato a pareggio di bilancio. Ordine del giorno a favore del Comune di Magliolo”.
I fatti: dopo la cessazione delle attività, nel 2008, al Comune è rimasto l’obbligo di effettuare interventi di controllo, manutenzione e smaltimento percolato per i successivi 30 anni, fino al 31 dicembre 2038. Per assolvere ad una spesa di circa 400 mila euro all’anno, il Comune ha potuto attingere, fino al 2015, alla quota dei proventi tariffari devoluti dal concessionario della discarica, pari a circa 4 milioni e 900 mila euro, vincolati all’avanzo di amministrazione”. “Oggi questo non è più possibile in quanto con la Legge di Stabilità 2016 e l’entrata in vigore del vincolo di pareggio di bilancio anche per i piccoli Comuni, l’impegno dell’avanzo di amministrazione vincolato non viene considerato per il calcolo del saldo di competenza. Quindi, il Comune di Magliolo, pur avendo le risorse accantonate, non può utilizzarle per sostenere le spese della gestione post operativa della discarica. Non trovando fonti di finanziamento diverse dall’avanzo di amministrazione vincolato, non arriva al pareggio di bilancio e rischia così il default ed il successivo commissariamento”. L’amministrazione del Comune di Magliolo per risolvere questa irragionevole situazione ha chiamato in causa direttamente il Ministero dell’interno, Ministero dell’economia e delle finanze chiedendo una deroga specifica per il caso in questione. Ha inoltre ripetutamente segnalato la situazione alla Regione Liguria, alla Provincia di Savona e alla Prefettura di Savona, senza ottenere ad oggi soluzioni e indicazioni in merito. “Che un Comune come Magliolo, come altri Comuni Italiani, abbiano le risorse per garantire servizi importanti per i propri cittadini, rispettando gli oneri che la legge gli impone, ma non possano farlo, è assurdo. Come Consiglio dell’Unione della Val Maremola abbiamo ritenuto doveroso non lasciare il Sindaco Lanfranco Enrico e tutta l’Amministrazione di Magliolo soli nella loro battaglia contro l’incongruità di alcune norme burocratiche. Il mandato che il Consiglio dell’Unione della Val Maremola ha dato al suo Presidente ed alla Giunta è quello di informare tutti i Comuni del circondario affinché si uniscano nel contrastare questo assurdo “meccanismo squisitamente ragioneristico della finanza pubblica” auspicando che gli stessi comuni si facciano altresì portavoce, con analogo atto, di un grave disagio che oggi tocca al Comune di Magliolo ma che domani potrà capitare ad altri. Sarà altresì compito del Presidente e della Giunta dell’Unione informare i Consiglieri Regionali eletti in Provincia di Savona ed i Parlamentari Liguri.