Albenga punta all’archeologia marina, alla tutela del mare, al turismo ambientale ed archeologico, ma senza un depuratore. Quella che potrebbe essere una contraddizione in termini sta per finire, o almeno questa è la speranza ed il proposito del primo cittadino Giorgio Cangiano.
“E’ vergognoso pensare che Albenga nel 2016 ancora non depura le sue acque, senza contare che incombe su di noi una sanzione europea che può andare dai 13 ai 15 mila euro al giorno.” Afferma con decisione Cangiano.
Eppure il progetto del depuratore in Viale Che Guevara proprio non piace a molti, non solo ai residenti della zona, ma anche ad alcuni consiglieri che rischiano di “far saltare” il progetto non votando la variane in consiglio.
“Si è molto parlato di tornare al depuratore di Villanova d’Albenga, lo hanno fatto anche molti che allora lo avevano contrastato – afferma Cangiano – ma non torneremo indietro ed approderemo al depuratore di Borghetto cercando di fare in modo che il progetto possa essere il meno impattante possibile”
Quali dunque i prossimi step? Senza dubbio la variante urbanistica che dovrà essere votata in consiglio in vista della prossima conferenza di servizi a fine mese.
Conclude Cangiano “In quella occasione vedremo se si potrà finalmente andare avanti e realizzare un progetto importante, come credo accadrà , o se, come è accaduto fino ad ora, non riusciremo ad andare avanti”.