Atteggiamento di chiusura da parte della Regione Liguria sul tema Gsl.
Il Presidente Toti è rimasto irremovibile sulla decisione circa la chiusura del reparto (prevista per il prossimo 31 luglio) è sull'impossibilità di una proroga o di una soluzione alternativa ,che avrebbe potuto garantire ai lavoratori di non perdere il proprio posto di lavoro e , all'Ospedale di continuare a garantire il servizio ai cittadini evitando, al contempo, le fughe.
Afferma il sindaco Giorgio Cangiano a nome anche degli altri sindaci del comprensorio: "Siamo andati in Regione, l'obiettivo era quello di chiedere - in attesa del nuovo bando di gara - una soluzione mirata a non interrompere il servizio e non lasciare a casa i lavoratori."
Chiusura, però, da parte del Governatore che, anzi, pare essersi allontanato dopo alcune risoste non convincenti per lavoratori e amministratori dal tavolo di lavoro "Il presidente Toti ci ha detto che non era possibile una soluzione diversa da quella adottata e che non c'erano alternative. - continua Cangiano - Si è poi alzato ed è andato via lasciando a spiegare la situazione l'assessore Viale che ci ha detto avrebbe fatto il possibile affinché il bando di gara fosse espletato e andasse a buon fine nel più breve tempo possibile".
Insoddisfazione dunque da parte di sindacati, sindaci e lavoratori che si sono trovati di fronte ad un "no" totale al dialogo.
Ad intervenire contro il Presidente Giovanni Toti e la scelta della giunta il consigliere regionale Luigi De Vincenzi.
Come affermato anche dai sindacalisti una sola la certezza : 53 persone saranno licenziate e, in Provincia di Savona che vive già una grossa crisi economica, intaccare una realtà funzionale risulta una scelta incomprensibile.
Oggi si è iniziato a parlare di ammortizzatori sociali e il 22 giugno si terrà un altro incontro sul tema, ma la rabbia si fa sempre più forte e la decisione quella di non arrendersi di fronte all'esito negativo odierno .
Conclude Cangiano "Siamo stati tutti uniti in sostegno all'Ospedale di Albenga e ai lavoratori. Abbiamo fatto richieste e siamo venuti numerosi e uniti fino a qui oggi. Ancora una volta sono state insoddisfacenti le risposte ricevute e incomprensibili. I lavoratori non vengono tutelati come era stato promesso. Il reparto chiuderà. Le fughe riprenderanno e recuperare poi sarà difficile. Non ci arrenderemo a tanto e continueremo, insieme, a valutare i prossimi passi"