"L’Associazione ControCorrente sostiene la lotta dei lavoratori Bombardier e Tirreno Power. Giorgio Barisone, coordinatore dell’Associazione a Savona e candidato sindaco nelle liste del PCL, sarà presente domani allo sciopero a testimoniare questa solidarietà" commenta Marco Veruggio, il coordinatore nazionale per l'Associazione ControCorrente.
"La deindustrializzazione in Liguria sta mietendo migliaia di posti di lavoro e la politica ha una pesante responsabilità. Per 10 anni la giunta Burlando ha mascherato dietro la bandiera dello sviluppo e dell’high tech una serie di operazioni speculative e immobiliari di cui oggi vediamo i risultati: Ferrania avrebbe dovuto rinascere, ma è ridotta a una cattedrale nel deserto; Piaggio ha incassato il nuovo stabilimento di Villanova e oggi ripaga tagliando posti di lavoro; in Tirreno Power De Benedetti è arrivato, si è fatto gli affari suoi e si è dileguato lasciando un cumulo di macerie sociali e ambientali. E ora a rischiare sono i quasi mille lavoratori di Bombardier e dell’indotto, vittime di un meccanismo perverso di liberalizzazioni e gare d’appalto, che mette i lavoratori in concorrenza tra loro e in cui, se vuoi vincere devi rinunciare a soldi e diritti e poi magari perdi comunque. E in Liguria tra un po’ ci saranno più posti barca che posti di lavoro".
"In questi anni i lavoratori della Fincantieri e dell’ILVA di Genova hanno dimostrato che una reazione decisa dei lavoratori può salvare fabbriche che sembravano già spacciate. Di fronte a una politica scandalosa i lavoratori hanno un’unica alternativa: mettere in campo la loro forza. Se decideranno di farlo saremo con loro" conclude Veruggio
"La manifestazione promossa dai sindacati il 31 maggio è un fatto positivo perché unisce i lavoratori attorno alla comune esigenza della difesa incondizionata del proprio diritto al lavoro. Per troppo tempo le lotte dei lavoratori in questi anni di crisi sono state divise e frammentate senza una piattaforma comune, senza comuni indicazioni di lotta" commenta Piccardi Matteo, Partito Comunista dei Lavoratori Savona.
"E' il momento di voltare pagina. Nessuna crisi aziendale e o ambientale può essere scaricata sui lavoratori, sulle loro condizioni di vita e occupazionali. Il lavoro che c'è va ripartito fra tutti i lavoratori attraverso il ricorso ad una riduzione generale dell'orario di lavoro a parità di paga".
"Importanti settori del movimento operaio europeo come in Germania e in Francia si battono già per un orario di 30 ore settimanali vedendo in questa misura un passo indispensabile per la difesa del lavoro. E' ora che anche il Movimento Operaio, a partire dai lavoratori delle aziende in crisi, si unisca intorno a questa rivendicazione - continua - Se i padroni capitalisti dichiarano che questa misura è incompatibile con legge e della concorrenza e del mercato vorrà dire che gli operai chiederanno la nazionalizzazione delle aziende che licenziano, senza indennizzo per i grandi azionisti e sotto il controllo dei lavoratori stessi".
"Il lavoro è un diritto incondizionato: se i padroni non sono in grado di garantirlo, a farlo deve essere lo Stato. Il Partito Comunista dei lavoratori, a partire da questa piattaforma, sostiene dunque tutte le azioni di lotta che la Tirreno Power e Bombardier vorranno intraprendere a tutela dell'occupazione".
"La grande mobilitazione in corso in Francia dà prova, una volta di più, che una mobilitazione generale del mondo del lavoro non deve necessariamente ridursi a un fatto simbolico o estemporaneo - prosegue - Può trasformarsi in una vera prova di forza mirata a vincere, cioè a raggiungere i propri obiettivi, e a piegare la resistenza della controparte".
"Fare come in Francia è per il PCL la parola d'ordine centrale oggi propagandata nel movimento operaio italiano, sui luoghi di lavoro, all'interno dei Sindacati, per combinare la massima unità della lotta con la massima radicalità della lotta: l'unica che può strappare un reale risultato" conclude Piccardi.