Attualità - 28 maggio 2016, 12:30

Lunedi sciopero dei lavoratori dell'igiene ambientale, presidio in piazza Sisto a Savona

A partire dalle ore 10

A proclamare l'astensione dal lavoro, per l’intera giornata di lunedì, i sindacati nazionali di categoria FP CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI e FIADEL per rivendicare il rinnovo del contratto nazionale, scaduto il 31 dicembre 2013 per i quasi 100 mila addetti del settore che sono in attesa da circa due anni e mezzo di un rinnovo che possa assicurare le giuste tutele e garanzie.

A Savona nella giornata dello sciopero è previsto un presidio in piazza Saffi a partire dalle ore 10.00. Le trattative in sede nazionale sono in una fase di stallo a causa dell’atteggiamento di estrema chiusura delle parti datoriali che, di fatto, impedisce l’avanzamento del confronto sia sulle richieste economiche che su quelle normative. Inevitabile, quindi, lo sciopero per l’intera giornata di lunedì 30 maggio.

Tra le richieste dei sindacati il rafforzamento della clausola sociale per inserire nel CCNL tutele e garanzie nei passaggi di gestione. In un settore soggetto a continui cambi d'appalto la tutela dei lavoratori può essere garantita solo implementando la clausola sociale al fine di mantenere i diritti acquisiti in anni di lavoro e ‘sterilizzando’ il Jobs act (in tema di 'licenziamenti facili') per assicurare il mantenimento dei livelli occupazionali. Le richieste prevedono altresì regole più chiare su diversi capitoli che rischiano di ricadere sui livelli occupazionali e sui diritti dei lavoratori del settore, a partire da quelli che riguardano le esternalizzazioni dei servizi.

Sul fronte salariale la richiesta di aumento è, per le OO.SS., di buon senso ed in grado di garantire un adeguamento economico al passo coi tempi, così come la richiesta di avvio del fondo di solidarietà per i lavoratori inidonei del settore. Fino ad oggi i molti tentativi (compreso quello dell’ANCI) per una ricomposizione del tavolo e per negoziare in tempi rapidi il nuovo contratto di settore, sono caduti nel vuoto per la mancata risposta delle associazioni datoriali.

Lo sciopero di lunedì 30 maggio rischia di essere solo l'inizio di una mobilitazione che, senza concreti passi in avanti, registrerà ulteriori giornate di protesta sino allo sblocco della trattativa.  

c.s.