La storia delle osterie nei paesi dell'entroterra, in molti casi, partono da un inizio comune e cioè dalla creazione di un punto di ritrovo per le persone del posto dove bere insieme un bicchiere di vino e mangiare un pezzo di torta verde.
Così nasce nella primavera del 1926 a Castelbianco, dalla determinazione dei nonni Manuelin e Angiolina l'Osteria Scola, ma da allora tanti sono stati i passi avanti fino a trasformare il locale in un un ristorante dall'atmosfera elegante e riservata.
Racconta “la quarta generazione” Scola, Gabriele: “I miei bisnonni hanno iniziato aprendo quello che era un po' un punto di riferimento in quella zona di Castelbianco, un posto dove le persone andavano a comprare qualcosa, a bere un bicchiere di vino. Negli anni 50, invece, grazie anche ad un rinnovo del locale e all'intraprendenza di mia nonna Anna di origini piacentine e di mio nonno Lucio si è iniziato a dare l'impronta di ristorante che ha traghettato il locale verso quello che è oggi”.
Ecco allora che generazione dopo generazione l'Osteria Scola ha subito graduali cambiamenti ed evoluzioni rimanendo, però, sempre legata al territorio, ai suoi prodotti ed i suoi piatti.
“Adesso in cucina c'è mio papà con due aiutanti ed in sala una ragazza, mentre io mi occupo dei vini”, racconta con orgoglio Gabriele.
E proprio per ciò che riguarda i vini e della passione di Gabriele nel 2010 Scola ha aggiunto un tassello e oltre ad essere Osteria ed occuparsi anche di catering è nata una eno-stanza: “I clienti oltre che sceglie i vini alla carta hanno la possibilità di guardarli e sceglierli entrando nella eno-stanza che contiene oltre 3 mila bottiglie di vini italiani, tranne la borgogna – confessa Gabriele – l'unica presenza estera data un po' dalle origini di mia moglie”.
Un occhio alla tradizione, dunque, per l'Osteria Scola con piatti però rivisitati, rielaborati, ma sempre attenti al territorio e alla stagionalità: “Ci teniamo molto – conclude Gabriele – proprio alla valorizzazione dei nostri prodotti di stagione variando il menu' in base a questi ed infatti in questo periodo a farla da padrone è l'asparago violetto di Albenga il vero re della cucina in questi giorni”.

















