E protesta sia. Dopo l’incontro di questa mattina in Prefettura, che ha avuto esito negativo, i lavoratori Tirreno Power scelgono la linea dura. L’azienda si è dimostrata “impreparata” e “con nessuna prospettiva riguardante il piano industriale”, come dichiarato dal segretario generale della CGIL di Savona, Giulia Stella al termine del vertice: i dipendenti ora scelgono di nuovo la strada del presidio.
Domani mattina infatti è prevista una nuova protesta di fronte alla sede della centrale termoelettrica in cui i lavoratori, si incontreranno in assemblea per decidere le azioni da mettere in campo. Questo quanto deciso questo pomeriggio in un incontro.
I lavoratori infatti aspettano risposte sulla sostenibilità economico-finanziaria del piano industriale, sul futuro del sito e sul rinnovo degli ammortizzatori sociali in scadenza a novembre.
“L’azienda non dà risposte, lasciandoci in balia degli eventi e a noi stessi – afferma innocente Civelli, Cgil - Siamo uniti per mettere in campo nuove azioni di lotta. Oggi l'azienda non ha dato risposte e ha chiesto di rimandare per un nuovo incontro a giugno. E’ l’ora di dire basta, oramai è tropo tardi”.