Politica - 26 aprile 2016, 14:56

Confraternite enogastronomiche: ok all'albo dal consiglio regionale

Piana (Lega Nord), primo firmatario della proposta di legge: “Provvedimento importante che dà giusto riconoscimento ai custodi delle nostre secolari tradizioni e necessario per valorizzare eccellenze locali”.

 

Approvata all'unanimità dal consiglio regionale la proposta di legge, presentata dal capogruppo della Lega Nord Alessandro Piana, per la creazione dell'albo delle confraternite enogastronomiche. “Con questo provvedimento – spiega il capogruppo Piana – le associazioni vengono riconosciute a tutti gli effetti come soggetti che, in maniera del tutto volontaria, si fanno promotori della valorizzazione delle tradizioni enogastronomiche locali e della tutela della cultura ligure anche in chiave turistica oltre che di trasmissione degli antichi saperi della cucina ligure. In Italia, a differenza della Francia, le confraternite enogastronomiche non sono riconosciute dallo Stato, nonostante molte di esse affondino le loro origini addirittura nell'Alto Medioevo e siano quindi depositarie di tradizioni millenarie. Con il provvedimento approvato oggi, andiamo a colmare un vuoto normativo che riteniamo fosse penalizzante sia per chi si impegna nella trasmissione di saperi secolari sia per il territorio ligure che d'ora in poi potrà ricevere maggiore impulso anche sul piano turistico dal coinvolgimento delle confraternite.

Forse in pochi sanno che in Liguria abbiamo sei confraternite enogastronomiche aderenti all’Unione ligustica dei circoli enogastronomici, con oltre 200 associati. Ogni confraternita si ispira alla tutela di uno o più prodotti del nostro territorio: dal chinotto all’ormeasco, ai vini tipici con la confraternita del Grappolo d'oro, dal pesto o più in generale alle tradizioni della cucina ligure. Oltre che delle ricette e dei prodotti delle nostre tradizioni, gli associati alle confraternite sono veri e propri depositari e promotori delle nostro agroalimentare e quindi anche delle nostre colture regionali. Fino oggi, nonostante siano in certi casi attive da 40 anni e affondino le proprie origini addirittura nell'alto medioevo, le confraternite mancavano di un formale riconoscimento da parte della Regione: dare loro una regolamentazione omogenea con requisiti precisi, che si colleghino al testo unico del terzo settore e quindi del volontariato che effettivamente svolgono sul territorio, apre alla possibilità di poterle coinvolgere in progetti per la tutela dei nostri prodotti e per la loro promozione anche attraverso circuiti interregionali di iniziative enogastronomiche tra regioni limitrofe. Le confraternite, oltre a portare un tocco di sano folklore che anima sagre e fiere, ben conoscono la storia ultracentenaria delle produzioni agricole e artigianali: i loro associati potranno diventare ambasciatori perfetti per la promozione del nostro territorio in chiave turistica anche internazionale. Basti pensare che alcune confraternite, presenti in Liguria, hanno “confratelli” in tutta Europa che potrebbero diventare, a loro volta, tramite per il richiamo di nuovi visitatori anche dall’estero nella nostra regione”.

 

c.s.