Questa mattina alle ore 10:30 l’assessore regionale all’Urbanistica, Marco Scajola e il consigliere regionale Alessandro Piana, capogruppo Lega Nord, hanno partecipato all’incontro sulle problematiche dei piccoli Comuni che si è svolto nella sede del Comune organizzato dal sindaco di Pontinvrea (SV), Matteo Camiciottoli, referente regionale dell’Associazione nazionale piccoli comuni italiani.
Una scelta di location perfettamente in linea con la tematica trattata, infatti il paese di Bajardo posizionato su uno dei crinali delle montagne delle Alpi Marittime dell'entroterra a 900 metri e con i suoi 300 abitanti si presta molto a rappresentare proprio quella categoria di realtà interessata dalla proposta di legge Lodolini presentata alla Camera dei deputati il novembre scorso.
Tale proposta stabilisce che il limite minimo di abitanti non dovrà essere inferiore a 5000 per ogni Comune prevedendo inevitabilmente un conseguente accorpamento delle realtà più piccole: “Nella nostra regione – ha spiegato Matteo Camiciottoli – penso sia una soluzione impensabile, sembra più uno strumento volto a svuotare i paesi. Anziché premiare i piccoli Comuni per i grandi sacrifici che impegnano vengono sempre più penalizzati. Noi non diciamo no a prescindere o non ci rendiamo disponibili a valutare strategie alternative, semplicemente siamo contrari ad una riforma calata dall’alto che non conosce le peculiarità del nostro territorio”.
Alla luce della problematica il capogruppo Lega Nord ha depositato un ordine del giorno presso il Consiglio Regionale al fine di impegnare il Presidente Toti e la giunta ad attivarsi in sede di Parlamento, di Commissioni Parlamentari competenti e di Conferenza Stato Regioni affinché la proposta di legge venga respinta: “Questo ordine del giorno – ha spiegato Alessandro Piana –verrà portato in tutti i consigli regionali per dire no ad una legge che vuole imbavagliare testimoni scomodi quali sono gli amministratori dei piccoli comuni. Si parla di razionalizzazione ma si tratta di meri tagli, dai trasporti agli uffici postali passando appunto per gli stessi amministratori dei paesi che non fanno altro che puro e semplice volontariato, quindi ci si chiede che risparmio ne deriva realmente?”.
Sul punto è intervenuto anche l’assessore regionale Marco Scajola: “I Comuni sotto i 5 mila abitanti qui in provincia di Imperia come in tutta la Liguria sono un numero importante. Secondo noi sarebbe una scelta sbagliatissima quella della fusione perché i paesi sono preziosi per la loro identità che rappresenta una risorsa portando avanti i valori e le tradizioni del nostro territorio. Ma soprattutto sono un baluardo per la salvaguardia e la tutela dei nostri luoghi tanto più in una regione fragile come la Liguria”.
“I piccoli Comuni anzi devono essere aiutati e sostenuti – ha chiosato l’assessore - certo l’Unione dei Comuni deve funzionare meglio, ci devono essere dei servizi fatti in collaborazione perché questa è fondamentale ma un accorpamento tout court, secondo il nostro parere, è un errore incredibile che questo governo rischierebbe di fare a danno dei cittadini. Per il rilancio del turismo e dell’economia queste realtà rappresentano un punto di riferimento che non può assolutamente essere messo da parte”.