Solidarietà - 15 aprile 2016, 09:38

"Meduse sulla costa savonese, dimostrazione di mare svuotato dei pesci": le precisazioni dell'Enpa

"Son tornate le meduse sulla costa savonese, accompagnate dall’errato vecchio adagio che ciò sia prova di mare pulito; è invece la dimostrazione di un mare svuotato dei pesci che se ne cibano; se non si prendono seri provvedimenti legislativi diventeranno quindi sempre più frequenti".Ad intervenire sul tema è l'Enpa di Savona, che prosegue:"I loro maggiori predatori sono infatti, oltre alle testuggini e tartarughe marine, tonni, pescispada, pesci luna, pesce azzurro e molte altre specie pescate; le stesse meduse catturano poi piccoli pesci, innescando un circuito che porta allo spopolamento del mare; malgrado un uso di tecnologie sempre più aggressive, le catture nei mari italiani sono in declino dal 1999 perché i tre quarti degli stock ittici mediterranei sono sovra-sfruttati; eppure una politica suicida delle istituzioni continua a promuovere il consumo di pesce e la pesca sportiva come passatempo ecologico, mentre gli italiani già si mangiano molti più pesci rispetto alla produzione nazionale, che ormai riesce a coprire i consumi di meno di quattro mesi all’anno, dipendendo per il resto del tempo dai prodotti ittici rapinati in altri mari".

" Ed allora", continua l'Enpa, "in questa situazione da ultima spiaggia, l’appello della Protezione Animali savonese è che si comincino a recuperare le migliaia di reti perdute o abbandonate dai pescherecci, che continuano a pescare per secoli, si metta un freno alla pesca professionale e sportiva, si tuteli la fascia costiera e si blocchino, ad esempio, le esportazioni di tonni in Giappone, si ingrandiscano le microscopiche aree marine protette e si favorisca l’osservazione incruenta e non la pesca, professionale o “ricreativa” degli animali marini. Ma, soprattutto, si invitino i consumatori a mangiare meno o nessun  pesce: i favolosi omega3 si trovano anche in molti vegetali".

c.s.