A seguito dell'udienza tenutasi nella giornata di ieri presso il Tribunale di Savona in merito ai licenziamenti di Luigi Cavaliere e Dario Lavagna dalla Società Multiservizi Savonese, gli avvocati difensori di quest'ultimi (Avv. Paolo Brin, Avv. Fluvio Briano e Avv. Alessandro Ferrero) puntualizzano:"Preso atto delle dichiarazioni rilasciate dai vertici dell'ATA spa in riferimento alle udienze tenutesi ieri nanti il Tribunale di Savona ed apparse oggi sia sui network che sui giornali locali, riteniamo doveroso - nell'interesse non solo dei lavoratori ma anche dell'operato della Magistratura - fornire alcune precisazioni.
"Assolutamente falso è il fatto che la Dott.ssa Coccoli Alessandra, Magistrato del Lavoro designato della trattazione delle cause civili, si sia pronunciata in merito all'impossibilità di reintegrare i lavoratori. Il Magistrato, in questa fase del procedimento, non avrebbe assolutamente potuto pronunciarsi in in tal senso, in quanto ciò costituirebbe un'anticipazione della sentenza che renderebbe nulli tutti gli atti successivi".
Continuano:"Ritornando ai processi di ieri: per quanto riguarda Lavagna Dario, essendo la prima udienza di comparizione, il ricorrente ha rilasciato alcune dichiarazioni a precisazione della propria posizione e la causa è stata semplicemente rinviata a giugno per la discussione sulle istanze istruttorie: in quella sede parte datoriale valuterà se formulare una proposta conciliativa o meno".
"Per quanto riguarda Luigi Cavaliere, alla precedente udienza il Giudice aveva concesso alle parti un breve rinvio, per permettere ad ATA di formulare una proposta di definizione, che avrebbe dovuto essere preliminarmente deliberata dal Consiglio di Amministrazione. La proposta formulata da ATA spa (pagamento di numero 9 mensilità) non è stata ritenuta assolutamente soddisfacente dal Cavaliere che ritiene il licenziamento frutto di un atteggiamento ritorsivo posto in essere dal datore di lavoro nei suoi confronti, onde per cui il Magistrato si è riservato di decidere in merito alle istanze istruttorie formulate dalle parti. Quindi nulla è stato deciso ed i lavoratori attendono serenamente l'esito dei procedimenti".
"Per quanto attiene al remoto precedente penale attribuito al Cavaliere occorre precisare che il reato si è estinto, così come ogni suo effetto penale - proseguono -entrambi i procedimenti penali si trovano ancora nella fase delle indagini e nessun Giudice ha avuto modo di valutare la fondatezza delle contestazioni mosse".
"Confidando nell'operato della Magistratura i due lavoratori attendono con serenità l'esito dei procedimenti civili e penali e contrastano con forza quello che appare un tentativo di condizionare l'opinione pubblica divulgando notizie che, a nostro avviso, dovrebbero rimanere confinate nell'ambito delle aule giudiziarie, in attesa che le decisioni vengano assunte nelle sedi competenti" concludo gli avvocati.