Aumenteranno i controlli delle forze dell’ordine nel centro storico e si apre la strada per un incremento del sistema di videosorveglianza.
Questo in sintesi il resoconto del comitato per l'ordine e la sicurezza convocato questa mattina in prefettura per discutere riguardo la recente ondata di furti a danno degli esercizi commerciali nel centro di Savona. A chiedere un intervento era stato l'Ascom che aveva ritenuto "insostenibile" la situazione per i commercianti in seguito alle spaccate e ai furti nei negozi. Il presidente Fabrizio Cupis, in particolare, aveva auspicato l'attuazione di un "piano sicurezza in città basato su un capillare sistema di videosorveglianza per garantire il controllo del territorio" e chiesto all’amministrazione di intervenire.
L'assessore al Commercio, Paolo Apicella aveva portato nella giunta convocata in palazzo Sisto l’istanza dei commercianti e nell’occasione il sindaco aveva deciso di chiedere la convocazione del comitato per l'ordine e la sicurezza, convocato subito per oggi. Nell’incontro alla presenza del vice prefetto Giuseppe Montella, del questore Giovanni Signer, del comandante della polizia municipale Igor Aloi e dell’assessore al Commercio, Paolo Apicella è stato affrontano il tema. Se da una parte, come sostengono le forze dell’ordine che si sono basate su dati oggettivi, i furti sono diminuiti in maniera diffusa a Savona, è altrettanto vero che la preoccupazione c’è tra i commercianti del centro storico in seguito alle numerose spaccate, registrate in pochi giorni. Prefetto e forze dell’ordine sono stati molto sensibili sul tema e saranno infatti incrementati i controlli di Polizia e Carabinieri nel centro storico.
“Una risposta ma non la soluzione, le spaccate e i furti sono fenomeni imprevedibili - afferma l’assessore Paolo Apicella - Un aumento dei controlli ci sarà ma con i commercianti dobbiamo muoverci in un’altra direzione, che è quella della prevenzione. Infatti, la prossima settimana con Ascom e la Polizia Municipale faremo un incontro per confrontarci sul tema e per decidere come ampliare il sistema di videosorveglianza pubblico e privato”.