Sarà la narrativa ligure la protagonista dell'incontro che si terrà venerdì 4 marzo, alle ore 17,00, presso la Biblioteca Civica Simonetta Comanedi di Albenga, con la collaborazione dell'Associazione Culturale “Librarsi”.
A parlare dei suoi romanzi, con l'accompagnamento di Marina Guido che leggerà e commenterà alcuni brani tratti dalle due opere, ci sarà Giuseppe Viscardi, genovese, che abbina al lavoro in un grande gruppo bancario internazionale l'attività di voce radiofonica e di scrittore di storie ambientate in Liguria.
I suoi due romanzi, “Il casello nascosto tra gli alberi” e “Troppo Tardi”, hanno come fondale la città di Genova e i caratteri della Liguria, con tutti i connotati che le rendono inimitabili.
Il primo è la storia di una rinascita, quella di un ingegnere lombardo, che dopo il crollo delle sue certezze lavorative ed affettive prova a ricostruire una vita a partire da una casa, un vecchio casello ferroviario abbandonato, dove manca tutto: il mobilio, la luce, un fornello...
Ma è la svolta: la lotta per la sopravvivenza torna a farsi appassionante, con la ricerca di un lavoro, di uno stile di vita dignitoso, e pian piano con il tentativo di rimettere insieme i cocci di un'esistenza in frantumi, lasciando spazio alle riflessioni sui valori della vita, dalla spiritualità agli affetti, fino all'amore.
Il finale è, ovviamente, a sorpresa, con una narrazione che aumenta progressivamente nel ritmo fino agli episodi che chiudono la storia.
Il secondo, invece, racconta di un musicista – Gianluca – che sembra sbagliare tutti i tempi della sua vita. Insomma, arriva sempre troppo tardi.
Eppure le qualità le avrebbe. Piace alle donne di tutte le età, non ha problemi economici, viene da una famiglia molto in vista, e soprattutto ha un grandissimo talento: l'orecchio assoluto, ma davvero assoluto, cosa che ne fa il musicista perfetto, un potenziale Mozart dei giorni nostri.
Però non ha mai sfondato, e forse non ci riuscirà mai: l'odio e l'invidia dei nemici più stretti, acerrimi e subdoli, lo marca a vista e non gli lascia spazio. A complicargli la vita ci si mette la sua innata predisposizione a cercarsi rogne, la sua non negoziabile indipendenza, la smodata attrazione per le passioni. In più, deve fare i conti con i "poteri forti". Perché esistono, e si mettono davvero di traverso. Se non ci si va d'accordo non si fa vita, né qui né altrove.
La svolta sembra non arrivare mai, ed anzi il destino sembra divertirsi alle spalle del ragazzo. Che però ha dalla sua parte una grandissima energia: quella dei suoi sogni, ai quali rimarrà aggrappato fino a che avrà un briciolo di forza per combattere. E l'ottimismo caparbio e volitivo di chi crede che, prima o poi, due più due debba necessariamente fare quattro.
Un libro che, nei suoi passaggi più importanti, suggerisce la musica di accompagnamento, che può essere Beethoven o Luigi Tenco, Rossini o i Matia Bazar, in un percorso dove la musica è al centro di ogni situazione.