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Attualità | 23 febbraio 2016, 17:00

Battaglia per il Liceo Musicale, Chiabrera Vs Bruno. La preside Barili: "Nessuna polemica, ma Albenga favorisce tutto il ponente"

"Siamo certi che gli organi che ci hanno dato tale possibilità ci metteranno a disposizione anche gli spazi per rendere tutto ciò possibile".

Battaglia per il Liceo Musicale, Chiabrera Vs Bruno. La preside Barili: "Nessuna polemica, ma Albenga favorisce tutto il ponente"

Il Consiglio Regionale ha stabilito che il Liceo Musicale sarà aperto ad Albenga decisione che ha dato adito a polemiche nel capoluogo di provincia dove si è annunciato un possibile ricorso al Tar, ma come la pensa la preside del Liceo G. Bruno di Albenga?

Afferma la professoressa Barile: “L’ottenimento di questo indirizzo ci rende felici ed orgogliosi, infatti potremo, in questo modo, garantire un’offerta più ampia ai nostri ragazzi e, sebbene sia un indirizzo un po’ di elite dare questa possibilità al ponente ligure è fondamentale”.

Per quel che riguarda la diatriba con il Chiabrera afferma: “Non voglio in alcun modo entrare in polemica con gli altri istituti savonesi e gli altri presidi, non è una scelta che spetta a noi quella di stabilire la sede più opportuna dove aprire tale indirizzo”.

E dunque perché la scelta di Albenga potrebbe essere importante? “Un liceo musicale ad Albenga darebbe la possibilità anche ai ragazzi provenienti dalla provincia di Imperia di poter fare questa scelta. Un ragazzo di Savona potrebbe con mezz’ora di treno arrivare sia a Genova dove esiste il liceo musicale che ad Albenga, ma un ragazzo di Imperia o Ventimiglia? Sarebbe comunque tagliato fuori dalla possibilità di scegliere tale indirizzo e perseguire il suo sogno”.

Dunque sebbene quest’anno le iscrizioni siano partite troppo tardi e forse la prima classe non potrà partire già dal prossimo anno il futuro potrebbe essere questo.

Conclude la Barile “Certo rimangono i problemi di spazio, noi non abbiamo aule sufficienti neppure per i nostri ragazzi in pratica e spesso sono costretti a portare avanti laboratori e progetti in stanze improvvisate, ma siamo certi che gli organi che ci hanno dato tale possibilità ci metteranno a disposizione anche gli spazi per rendere tutto ciò possibile".

Mara Cacace

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