Attualità - 23 febbraio 2016, 13:57

La statua di San Sebastiano tornerà a Loano grazie ai ragazzi del Liceo G.Bruno di Albenga

La Preside Simonetta Barile:" Studio dettagliato e particolareggiato della statua creando dei disegni quali modello, una base in metallo ricoperta infine in argilla"

Il comune di Loano riavrà la statua di San Sebastiano grazie ai ragazzi del liceo G.Bruno di Albenga.

Un’importante collaborazione scuola-territorio che è riuscita ancora una volta a dimostrare come i nostri giovani possano essere un’importante risorsa .

Il progetto, coordinato dal Prof. Marchese ha visto impegnati gli studenti dell’Artistico ed in particolare la 4° A e del Classico, la classe 3° e 3C che dopo aver studiato importanti aspetti iconografici e storici sono riusciti a ricostruire le caratteristiche dell’originaria statua andata persa con il crollo del ponte di San Sebastiano il 14 luglio 2013.

Afferma la Preside Simonetta Barile: “Il progetto ha visto coinvolti i ragazzi che con grande impegno e seguendo le indicazioni della Sovrintendenza sono riusciti a realizzare quest’opera partendo da uno studio dettagliato e particolareggiato della statua creando dei disegni quali modello, una base in metallo ricoperta infine in argilla. Questa sarà la base per la realizzazione della statua in gesso, così com’era in origine che potrà tornare nella sua collocazione”.

Il sindaco di Loano Luigi Pignocca “Ricordo perfettamente quando ho ricevuto la notizia del crollo del ponte che ha determinato la perdita anche di questa importante rappresentazione di San Sebastiano. È stato un colpo al cuore e dopo i principali lavori, proseguiti non senza alcune difficoltà adesso San Sebastiano tornerà al suo posto”.

Continua Pignocca “Inizialmente avevamo pensato di affidare i lavori a qualche scultore, poi, però, abbiamo pensato che potevamo valorizzare il territorio ed i ragazzi affidando a loro questo compito. Ci siamo rivolti ai licei e abbiamo avuto una immediata risposta positiva da parte del Liceo G. Bruno con il quale è iniziata questa proficua collaborazione”

Mara Cacace