"Nell’incontro di ieri presso la sede di Confindustria di Savona con l’Amministratore Delegato non sono state le capacità tecniche dei lavoratori della Piaggio Aero Industries ad essere messe in discussione e neanche le quantità e qualità delle attività in corso; l’azienda ha evidenziato di avere ordini fissati e già venduti per 13 velivoli nel 2016, i programmi motoristici da evadere e lo sviluppo dei nuovi progetti da completare. L’azionista però non ha ancora approvato definitivamente il suo Budget 2016 ed il Business Plan 2016-2020" commenta la Fiom Cgil Savona.
"Appare un paradosso non finanziare i propri progetti se è vero che l’azionista crede nei programmi e nel team che attualmente li gestisce. L’Amministratore Delegato ha previsto altre 3-4 settimane di tempo per giungere ad una soluzione. I rubinetti della cassa restano chiusi visto il pessimo risultato del 2015, l’azionista“non vuole fare il Bancomat” e non risolve la crisi di liquidità in attesa che alcune “opzioni” maturino".
"L’azienda non ha voluto spiegare quali “opzioni” sono in campo con quali vantaggi e conseguenze per i lavoratori e conferma i capisaldi dell’accordo di ristrutturazione firmato in sede governativa a giugno del 2014 - prosegue - Una situazione surreale investe nuovamente i lavoratori degli stabilimenti Piaggio che comprendono che sono state sprecate risorse aziendali messe in campo dall’azionista per i suoi progetti e programmi di lavoro e non basta avviare il Lavoro per risolverle".
"L’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico, richiesto dai delegati e dalla segreteria FIOM/CGIL, previsto per Venerdì 12 febbraio è quanto mai importante per presentare la situazione che stiamo attraversando ed avviare il coinvolgimento diretto del Governo Italiano attraverso la Presidenza del Consiglio che è anche firmatario insieme al Ministero della Difesa della norma “GOLDEN POWER “ di aprile 2014 in cui Piaggio Aerospace è stata inserita proprio perché ritenuta strategica per il nostro Paese".
"Le istituzioni locali hanno fatto molto per quest’azienda, a partire dall’accordo di programma sul trasferimento dello stabilimento di Finale che ha coinvolto attraverso la Regione Liguria: il Comune di Finale Ligure , quello di Villanova d’Albenga e successivamente, solo nel 2014, il Piano di Ristrutturazione chiuso in sede governativa con ulteriori trasferimenti di attività da Sestri Ponente e la creazione della LaerH ad Albenga - conclude la Fiom Cgil Savona - i lavoratori meritano un coinvolgimento proporzionale alla loro capacità riconosciuta di essere un’eccellenza dell’industria".