Politica - 08 febbraio 2016, 15:10

Savona, fronte del Pd spinge sulle Primarie di coalizione: "Non di partito"

A poche ore dall'assemblea dell'unione comunale alcuni esponenti vicini alla Battaglia sollevano le critiche: "Nella bozza esclusi dalle consultazioni i 16enni e gli stranieri residenti a Savona"

“La bozza del regolamento delle Primarie di Savona non allarga alla sinistra e ai cittadini, ma restringe il campo”. Sono queste in sintesi le critiche sollevate da alcuni esponenti del Partito Democratico, vicini a Cristina Battaglia, a poche ore dall’assemblea dell’unione comunale della città della Torretta, dove verrà presentato  il documento. Questa sera verranno dunque discusse le regole per le consultazioni interne, che porteranno alla scelta del candidato sindaco della sinistra, ma la strada si annuncia già in salita.

Le contestazioni di una parte del Partito sono già iniziate all’indomani dell’annuncio della creazione di questa bozza di regolamento. In molti avevano infatti evidenziato come la Commissione non fosse pluralista, ma all’interno sedesse una spiccata corrente “ditulliana”. In questi giorni è girata nei corridoi politici una bozza del regolamento e sono diverse le critiche sollevate nel merito.

“Il titolo del documento, osservano diversi esponenti della sinistra, è “Primarie del Partito Democratico”: già questo è un gravissimo errore”. “Le consultazioni sono del centrosinistra  devono essere uno strumento per far convergere le diverse correnti e includere le forze in campo. E’ evidente che chi ha però scritto la bozza puntasse, o così sembrerebbe, all’esclusione. Così però non si va da nessuna parte”.

Un tema da cui ne deriva subito un altro: le candidature alla Primarie sono infatti sempre accompagnate dalle firme dei sostenitori. “E’ evidente che  però così facendo si pensa di portare un candidato sindaco del centrosinistra senza averlo neanche condiviso con le altre forze”.

Altri punti che saranno sicuramente oggetto di accesa discussione i criteri di coloro che possono partecipare. “Ieri si sono svolte le Primarie a Milano, proseguono gli esponenti del Pd, ed erano completamente aperte. Secondo invece questa bozza non potranno esprimere la propria preferenza i 16enni, cosa invece permessa nella consultazioni interne del 2015. Non potranno inoltre esprimere il voto gli stranieri residenti a Savona”.

“Molti sinora hanno brandito il vessillo delle Primarie come strumento di apertura ai cittadini. Questa bozza però punta a restringere”, concludono dalla sinistra.

Cinzia Gatti