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Politica | 03 febbraio 2016, 16:16

Comunali di Savona, Giuliano Arnaldi nuovo candidato alle Primarie

"Se libere restituiscono alle persone il diritto di selezionare dal basso la propria classe dirigente rompendo meccanismi autoreferenziali "

Comunali di Savona, Giuliano Arnaldi nuovo candidato alle Primarie

 

“Ecco perché, se si faranno le Primarie, intendo candidarmi”. Ennesimo “colpo di scena” ne Pd di Savona: ad annunciare la sua discesa in campo è Giuliano Arnaldi. Il vulcanico consigliere comunale di Onzo lancia una questa proposta-provocazione nientemeno che ai vertici liguri e nazionali del Partito Democratico. Arnaldi sarebbe quindi il terzo sfidante alle Primarie, insieme a Livio Di Tullio e Cristina Battaglia.

“Come nella favola " I vestiti nuovi dell'Imperatore", spiega Arnaldi siamo al rush finale, in attesa di un bimbo che alzi il dito per dire che il Re e' nudo...fuor di metafora ci stiamo giocando la credibilità di un intero modo di fare politica, che abbiamo giustamente incardinato sul meccanismo delle Primarie”.
“Le  Primarie, prosegue il consigliere, sono istituto fondante e qualificante del Partito Democratico, vera e forse unica innovazione nel rapporto tra i Cittadini  e la Politica. Lo sono perché se sono libere restituiscono alle persone il diritto di selezionare dal basso la propria classe dirigente rompendo meccanismi autoreferenziali e perché , a differenza di macchinose consultazioni "on Line" , se  sono partecipate  creano un autentico fenomeno di massa che si manifesta grazie alla capacità da parte del Partito che le propone di portare progetti e contenuti  nel territorio in modo capillare e inclusivo”. Una piccola stoccata dunque al Movimento 5 Stelle e al metodo della “graticola”
“Se non si determinano queste condizioni rischiano di diventare il peggio della guerra per bande, e purtroppo lo abbiamo constatato. Sarebbe folle pensare di rinunciarvi per le difficoltà che stiamo incontrando, sarebbe altrettanto folle imporle senza se e senza ma”. Chiaro, invece, il riferimento in questo caso alla guerra fratricida che si è scatenata nel Pd tra i candidati per le elezioni regionali Raffaella Paita e Sergio Cofferati.
“Fare le Primarie, prosegue Arnaldi, ha senso quindi se esse garantiscono quel diritto di selezione libero dalla autoreferenzialita' di cui parlavo prima, e se diventano occasione di coinvolgimento reale e di discussione con i cittadini. C'è quindi un primo problema: le regole odierne garantiscono queste condizioni di fondo? Nel concreto, quante firme sono necessarie per presentare la candidatura? Sono valide le firme dei soli iscritti o di ogni cittadino? Quanto tempo ha una candidato che non appartiene ad un gruppo di potere interno per presentare la propria candidatura e  farla conoscere a iscritti e cittadini? Senza l'esistenza di queste condizioni rischiamo di usare il nostro migliore strumento per il peggior fine possibile. Certamente resterebbe il sospetto di accordi presi dai soliti noti nelle solite stanza con la solita presa in giro dei soliti illusi...Bisogna considerare che troppo spesso rappresentiamo  in queste circostanze il peggio di ciò che siamo, invece del meglio che esiste e di cui dobbiamo essere orgogliosi. Le Primarie non possono essere percepite come uno scontro tra valvassini che usano cinicamente la servitù della gleba per diventare valvassori...sono tempi in cui bisogna convincere per vincere perché la posta in gioco non è solo l'amministrazione di un importante Comune, ma la credibilità della politica. Quando oltre il cinquanta per cento dei cittadini diserta le urne bisogna agire, sopratutto se la grande maggioranza di quegli astensionisti vengono dal nostro popolo e l'azione è obbligo morale per ogni singolo che senta di appartenere a questa comunità , anche l'ultimo, il più scalcinato...come me”.
“Ecco perché, prosegue Arnaldi, se si faranno le Primarie, intendo candidarmi. Godo dei diritti civili e morali di ogni cittadino, conosco la città nella quale sono nato e ho una visione per essa, ho una storia che parla per me: come tutte le storie vere , nel bene come nel male...rivendico il diritto, anzi il dovere, che appartiene anche agli ultimi, a coloro che "nulla hanno da perdere se non le loro catene" di fare la mia parte in un momento difficile , con la presunzione di non essere migliore o peggiore di nessuno”.
“Se verrà deciso di fare le Primarie chiedo  quindi al Commissario David  Ermini, al Segretario Provinciale Fulvio Briano e alla Direzione Provinciale, alla Presidente della Commissione di Garanzia Angelica Lubrano e alla Presidente dell'Assemblea Provinciale Maria Luisa Madini  di garantire questo diritto rendendo chiare e realmente praticabili le regole per partecipare alle Primarie per la scelta del Candidato Sindaco di Savona a me e a chiunque intenda partecipare a questa avventura”, conclude Arnaldi.

 

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r.g.

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