Attualità - 03 febbraio 2016, 09:30

Artigianato ligure, nel 2015 chiuse 9,5 imprese al giorno

Il saldo tra aperture e chiusure di micro imprese è negativo di 493 unità (-1,1%)

Il 2015 si chiude sotto il segno del meno per l’artigianato ligure. A
dirlo sono gli ultimi dati Infocamere-Movimprese, secondo i quali si
registra una contrazione dell’1% rispetto al 2014, quando si contavano 477
microimprese in più rispetto alle 44.575 attuali. In particolare, il
settore delle costruzioni in Liguria, che conta 21.615 imprese all’attivo,
registra un calo dell’1,3% rispetto al 2014, con 285 micro e piccole
imprese in meno. Stessa percentuale negativa per il manifatturiero
artigiano, 7.423 realtà, 96 in meno rispetto a quante se ne contavano un
anno fa.
Nel corso del 2015 in Liguria hanno aperto i battenti 2.977 micro e
piccole imprese, a fronte di 3.470 chiusure, per un saldo negativo di 493
unità (-1,1%). In pratica, chiudono 9,5 imprese al giorno. In Italia il
saldo dice quasi 22 mila imprese artigiane in meno (-1,6%).
Nel dettaglio, le costruzioni (21.615 quelle artigiane attive) registrano
un -1,2% derivante da 1.558 aperture e 1.824 cessazioni di attività (-266
unità). Percentuale simile per il manifatturiero: la variazione è negativa
dell’1,1%, frutto di 415 aperture e 497 chiusure (-82) sulle 7.423 realtà
attuali. Aumentano le società di capitale (+4,1%, in totale sono 1.436),
diminuiscono le società di persone (-2,5%, 6.917 unità) e la stragrande
maggioranza di società individuali (-1%), 36.082 microimprese totali:
2.570 aperture e 2.940 chiusure).
«Assistiamo purtroppo, e per l’ennesimo anno – commenta Luca Costi,
segretario di Confartigianato Liguria – a una continua emorragia di
microimprese artigiane. L’approvazione della Legge sulla crescita in
consiglio regionale è un passo fondamentale e segno di attenzione. Ora ci
aspettiamo una rapida applicazione dei principi in azioni concrete che
possano produrre gli auspicati benefici nel nostro tessuto economico, in
modo tale da consentire la ripresa della micro imprenditoria ligure».
A livello provinciale, Genova conta all’attivo 22.909 micro e piccole
imprese artigiane. Nel corso dell’anno che si è appena chiuso, 1.457 hanno
aperto i battenti e 1.624 li hanno chiusi: il saldo è negativo di 167
unità, -0,73%. Quasi pari il saldo delle costruzioni “genovesi”, 10.903
microimprese in totale: 775 aperture e 794 chiusure (-0,17%). Il
manifatturiero conta 3.881 realtà attive. Nel 2015 hanno intrapreso una
nuova attività 196 microimprese, mentre 263 hanno chiuso: il saldo (67
unità in meno) è negativo dell’1,7%.
Ci spostiamo a Savona: si contano complessivamente 9.260 microimprese
attive. 616 aperture, 753 chiusure, per un totale di 137 unità artigiane
in meno (-1,5%). Le costruzioni (4.730 unità) registrano un saldo negativo
tra nuove iscrizioni (316) e cessazioni (412), pari al -2%. Non è andata
meglio al manifatturiero savonese: 1.453 realtà artigiane in totale, 82
nuove aperture e 96 chiusure d’impresa, per un saldo negativo di quasi un
punto percentuale.
A Imperia si contano 7.034 micro e piccole imprese artigiane. Nel 2015 le
aperture sono state 484, le chiusure 544: 60 realtà in meno (-0,85%). Le
microimprese attive nelle costruzioni (3.702) si sono ridotte dell’1,4%,
53 unità in meno: il dato deriva da un saldo negativo tra 275 nuove
aperture e 328 chiusure. Per ciò che riguarda la manifattura artigiana,
contiamo 1.055 realtà imperiesi. Proprio in questo settore troviamo
l’unico dato leggermente positivo: nel corso dell’anno si sono registrate
62 nuove aperture a fronte di 54 cessazioni d’attività (+0,76%).
Infine, nello spezzino, i numeri parlano di 5.372 microimprese totali, 420
aperture e 549 chiusure d’impresa: il saldo è negativo di ben 129 unità
(-2,4%). Nel dettaglio, le costruzioni (2.280 microimprese totali)
registrano una contrazione pari al 4,3%, frutto di 192 aperture e 290
cessazioni d’attività. Il manifatturiero (1.034 realtà) registra nel corso
dell’anno 75 nuove iscrizioni e 84 chiusure: il saldo è negativo dello
0,9%.

c.s.