Che il Comune di Savona “butti la cicca”. Questa la richiesta del consigliere Carlo Frumento del Gruppo Misto per “Futuro è Socialismo” che ha presentato una interpellanza per sensibilizzare i cittadini al decoro urbano, contro quindi a mozziconi di sigarette e di chewing gum che troppo spesso finiscono nelle strade della città.
Il consigliere chiede che anche Savona aderisca alla campagna “Butta la cicca” che vede capofila il Comune di Imperia. “Proprio ad Imperia ha avuto inizio una campagna di sensibilizzazione della cittadinanza nei confronti del decoro pubblico con particolare riguardo all’inquinamento dell’ambiente provocato dall’enorme quantità di mozziconi di sigarette e di chewing gum, che vengono buttate a terra in ogni ambiente pubblico, deturpando gravemente l’ambiente - afferma il consigliere Frumento - Questo tipo di inquinamento è particolarmente fastidioso sia dal punto di vista estetico che da quello ambientale, dal momento che il filtro di una cicca di sigaretta, non essendo biodegradabile, deturpa l’ambiente per decine e decine di anni. Il sottoscritto visto quanto sopra ha effettuato a titolo conoscitivo una verifica sulla quantità di mozziconi di sigaretta presenti, ad esempio nel parcheggio antistante il Complesso Le Officine; tale verifica ha evidenziato una quantità media a posto macchina di 24 mozziconi di sigaretta, per un totale nell’area considerata superiore a 4000 mozziconi”.
Il consigliere chiede all’assessore competente ed all’intera Giunta “di prendere contatto con il Presidente del Comitato “Butta la cicca” di Imperia al fine di dotare Savona di raccoglitori di cicche di sigarette ed anche di chewing gum per dare un preciso segnale nei confronti di coloro che non curandosi dell’ambiente inquinano la nostra città e favorendo con questa iniziativa la raccolta dei residui sopra citati – si legge nell’interpellanza - Ritengo che sia importante dotare ogni via cittadina, frequentata da pedoni, di raccoglitori posizionati ad una certa distanza, uno dall’altro, per coprire in modo adeguato il territorio cittadino e favorire così il rispetto ambientale anche con l’avvio di sanzioni a coloro che, una volta avviata l’installazione dei raccoglitori, continuassero a comportarsi in modo inadeguato”.