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Sanità | 24 gennaio 2016, 07:30

L’uso del microscopio in odontoiatria: un investimento a vantaggio del paziente

In un lavoro di precisione come una cura odontoiatrica, godere dei benefici di un microscopio, permette di risolvere situazioni che a occhio nudo sembrano troppo compromesse

L’uso del microscopio in odontoiatria: un investimento a vantaggio del paziente

Dotarsi di un microscopio operatorio in odontoiatria è un enorme investimento in termini di denaro e di apprendimento. E’ uno strumento che consente di vedere fino a 30 volte più grande l’area in cui si sta lavorando, e di avere particolarmente illuminato il campo visivo. Richiede un cambio di gestione del lavoro, la visione microscopica cambia i tempi e i modi di esecuzione delle terapie. Per questi motivi non tutti i professionisti investono e posseggono un microscopio operatorio, perché richiede davvero un grande sforzo al professionista e al suo team. 

In un lavoro di precisione come una cura odontoiatrica, godere dei benefici di un microscopio, permette di risolvere situazioni che a occhio nudo sembrano troppo compromesse. Quasi tutti i dentisti lavorano con lenti che ingrandiscono la visione del campo operatorio, proprio per aumentare il livello di precisione delle cure che eseguono.

Il microscopio operatorio ha una serie di valori aggiunti rispetto agli occhiali ingranditori, tra i quali il fatto che consente di fare filmati e foto mentre si eseguono i trattamenti, migliora lo stress posturale del medico e delle assistenti e la precisione che si riesce a raggiungere nelle terapie attraverso la visione microscopica, aumenta la durata nel tempo delle stesse.

Infatti i benefici delle cure eseguite al microscopio si vedono nel tempo, denti gravemente compromessi possono essere restaurati grazie alla visione microscopica, e beneficiare di tutta la capacità di ripresa dell’organismo. Contrariamente a quanto si pensi, l’odontoiatria è una branca estremamente complessa e seppur l’innovazione tecnologica ci consente grandi riabilitazioni con gli impianti, un dente naturale è sempre un enorme valore nella bocca di un paziente. Il dentista questo lo sa bene ed è chiamato quotidianamente a fare bilanci di costo benefici per ogni singolo paziente.

Davanti a un dente gravemente compromesso, il dentista deve emettere una diagnosi (da quale patologia è affetto il dente) e una prognosi (previsione sull’andamento probabile della patologia se non curata); individuare gli interventi e le cure necessarie in un bilancio di costi benefici rispetto alla situazione generale di salute del paziente, fisica e odontoiatrica. In alcuni casi è fondamentale salvare il dente naturale, evitare estrazioni o manovre chirurgiche a causa di altre malattie in corso che possono aumentare i rischi correlati delle soluzioni individuate.  

Avere un microscopio operatorio consente di risolvere situazioni a carico di denti gravemente compromessi, consente di documentare i passaggi chiave della terapia, consente di raggiungere livelli di precisione e di rifinitura superiori a quelli raggiungibili a occhio nudo.

La conseguenza delle cure eseguite al microscopio è un costo lievemente superiore a una cura eseguita senza microscopio. Questo è dovuto a diversi fattori, come il costo del microscopio (dai 12-15.000 euro per quelli più semplici fino a 40-60.000 per i più accessoriati), il tempo e i corsi per imparare ad usarlo, il maggior tempo impiegato per eseguire una cura a regola d’arte. Questo costo aggiuntivo verrà abbondantemente ripagato dalla durata nel tempo del lavoro eseguito. Per questo motivo alcuni professionisti (io ad esempio) “garantiscono” i lavori eseguiti per almeno 5 anni.

Per determinate cure superspecialistiche, come l’endodonzia e la parodontologia, l’uso del microscopio consente di salvare denti che, senza, non avrebbero possibilità di essere mantenuti, e di farlo in maniera “micro-invasiva” (cioè recando il minor disagio possibile al paziente nel post-operatorio),i denti naturali, sono il nostro “vero” patrimonio da tutelare.

Sul sito dell’ A.I.O.M. (L’ Accademia Italiana di Odontoiatria Microscopica) http://aiom-micro.it/ è possibile visionare l’elenco dei soci. I Soci Attivi sono quelli che hanno presentato all’Accademia un certo numero di casi clinici documentati per dimostrare di essere in grado di lavorare correttamente in microscopia.

dott.Attilio Venerucci

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