Cristina Battaglia è pronta a scendere “in guerra” per le comunali di Savona. Al di là del banale gioco di parole la dirigente del settore Ricerca, Innovazione e Energia della Regione ha avviato, in questi giorni, una serie di consultazioni a Savona con le varie componenti del Partito Democratico. Definita da alcuni membri del suo stesso partito come “la nominata dall’alto”, ad annunciare la sua candidatura era infatti stato il segretario Provinciale del Pd Fulvio Briano, la professionista sembra determinata a dimostrare chi è. Incontrando, in primis, i componenti del Pd e poi i cittadini.
Consultazioni propedeutiche, in vista dell’incontro che si terrà lunedì 25 gennaio nella sede di via Sormano a Savona, dove la Battaglia ha invitato tutti gli iscritti. Una serata che rivestirà un’indubbia importanza. Perché se da un lato in molti parteciperanno per curiosità, è altrettanto indubbio che chi sceglierà di aderire manifesterà pubblicamente il suo appoggio alla Battaglia.
Nelle scorse settimane un altro candidato del Pd, Livio Di Tullio, aveva organizzato una serata affine di presentazione agli iscritti del Pd. Incassando all’indomani degli endorsement eccellenti a suo favore, come quelli di Nino Miceli e Giovanni Lunardon.
Ed è ormai evidente che proprio tra questi due candidati si giocherà la sfida interna del Partito Democratico per le comunali di Savona. Sembrano ormai di fatto tramontate le ipotesi Barbara Pasquali e Maurizio Maricone. La candidatura della prima, per contenuti e metodo, era affine infatti a quella della Battaglia, mentre il secondo sembrerebbe ormai disposto a fare un passo indietro. Resta ancora in gioco Tiziana Saccone, che ha però annunciato la sua volontà di correre al di là del pensiero del Partito.
Ed in questo quadro complicato pesano anche le Primarie. Le consultazioni del PD dovrebbero infatti svolgersi a marzo, ma ancora non sono note le regole. Dopo infatti i veleni di quelli liguri del 2015 tra Raffaella Paita e Sergio Cofferati, dove quest’ultimo aveva accusato la prima di presunte “irregolarità”, il partito sembrerebbe determinato a far votare solo gli iscritti, non più gli esterni.
E’ evidente che a Savona si stia cercando di trovare un candidato a sindaco supportato in maniera unanime dal Partito Democratico, per evitare un gioco al massacro interno. Resta da vedere,a questo punto, quando sarà brava Cristina in questa “battaglia”.