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Attualità | 20 gennaio 2016, 08:02

Savona, è scontro sull’Aurelia Bis: "Mancano i finanziamenti, a rischio lo svincolo della Margonara"

Ieri pomeriggio, nel corso della Seconda Commissione Consiliare, scontro tra il consigliere Giampiero Aschiero e il vicesindaco Livio Di Tullio, in merito all’incontro dello scorso 2 ottobre a Roma con Anas.

Savona, è scontro sull’Aurelia Bis: "Mancano i finanziamenti, a rischio lo svincolo della Margonara"

L’Aurelia Bis rischia di rimanere un’opera incompiuta: non saranno svolte varianti mentre c’è l’ok per svolgere “mitigazioni”, ovvero opere per ridurre l’inquinamento acustico in via Schiantapetto e in via Turati, per il quale però non c’è ancora un progetto esecutivo. Inoltre l’opera potrebbe trovarsi senza lo svincolo della Margonara. Questo quanto emerso ieri pomeriggio, nel corso della Seconda Commissione Consiliare convocata in palazzo Sisto, in cui è scoppiato lo scontro tra il consigliere di maggioranza Api-Udc, Giampiero Aschiero e il vicesindaco Livio Di Tullio, in merito all’incontro dello scorso 2 ottobre a Roma con Anas.

Al centro della discussione proprio il tavolo tecnico tra il ministero delle Infrastrutture, Anas, Regione Liguria e i sindaci di Savona, Albissola Marina e Albisola Superiore, nel quale i Comuni avevano chiesto migliorie che permettessero di ridurre l’impatto ambientale dell’opera (visivo e acustico), nei punti che riguardano l’attraversamento di Rio Basci, la zona di Miramare e via Schiantapetto. Anas si era detta d’accordo, senza però lasciare comunicazioni ufficiali.

Infatti il consigliere Aschiero aveva chiesto un verbale dell’incontro avvenuto ad ottobre e che venisse convocata una commissione per aggiornare sullo stato dell’arte dell’infrastruttura, ma senza ottenere risposte. “Si chiede che venga riunita una seconda commissione consiliare per conoscere il risultato del tavolo tecnico sul progetto in via di realizzazione dell’Aurelia Bis tra Savona e le Albisole per le tre mitigazioni di impatto ambientale ed analizzare proposte progettuali per la soluzione dello svincolo di Miramare. Inoltre si chiede la presenza degli assessori e dei tecnici comunali presenti all’incontro e dei tecnici coinvolti nel procedimento”: questo quanto si legge nella richiesta presentata da Aschiero e firmata anche dai consiglieri Daniela Pongiglione (Noi per Savona), Carlo Frumento (gruppo Misto), Stefano Demontis (Partito Socialista Italiano), Massimo Arecco (Lega Nord), Milena Debenedetti (M5S), Luigi Bussalai (Nuovo Centrodestra). Ileana Romagnoli (Forza Italia) e Pietro santi (PdL).

Il vice sindaco Livio Di Tullio, presente in Commissione, ha risposto presentando una letta giunta dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti proprio ieri mattina a Savona in merito al tavolo tecnico di Roma. “Da quanto emerso da quella sede, gli interventi che possono trovare una possibile condivisione risultano essere solo quelli strettamente attinenti alle mitigazioni ambientali – si legge nella lettera – In quest’ottica si resta in attesa di ricevere quanto prima dalla struttura tecnica di Anas, specifici elaborati progettuali”.  Inoltre il Ministero invita Anas “a mettere in atto, con la massima urgenza, ogni misura che, in un’ottica d’insieme degli interventi e di ottimizzazione delle risorse, eviti di dover intervenire in zone già oggetto di lavorazioni”. Nella lettera infatti, il Ministero invita Anas a predisporre i due tronconi dell’Aurelia Bis che dovranno collegarsi al futuro svincolo della Margonara, (12 milioni necessari ancora da finanziare). ”Si rischia però che rimangano i due tronconi senza lo svincolo che li completerebbe –afferma Di Tullio - Il ministero infatti ha chiesto ad Anas  che lo svincolo della Margonara venga preso in considerazione con particolare attenzione ed urgenza”, e così come si legge nella lettera: “Al riguardo è il caso di ricordare la previsione di 12 milioni di euro contenuta nel Contratto di programma 2014 finalizzato alla citata opera”.


Interviene il vicesindaco: “Secondo quanto emerso dalla lettera, non c’è più spazio per modifiche del tracciato degli svincoli, ma c’è invece disponibilità per opere di mitigazione acustico-ambientale in via Schiantapetto e via Turati. Mentre in via Schiantapetto abbiamo da tempo trovato una soluzione con Anas, su via Turati la discussione è aperta. Il fatto che non ci sia più spazio per modifiche del tracciato, l’ho sempre fatto presente”.

Continua Di Tullio: “Le ipotesi che stiamo verificando con Anas, le abbiamo ritenute soddisfacenti. Per via Turati sappiamo che ci sarà un parziale aumento della copertura della sezione all’aperto con un prolungamento della galleria e ci saranno opere di fonoassorbenza, ma ne discuteremo meglio con Anas. Nei prossimi giorni contatteremo Anas per giungere ad un progetto definitivo prima di quello esecutivo da sottoporre al Ministero”.

Sulle opere per ridurre l’inquinamento acustico dell’Aurelia Bis, in via Schiantapetto e l’allargamento della copertura fissa con l’installazione di pannelli fonoassorbenti per via Turati, è intervenuto Giampiero Aschero: secondo il consigliere “quei lavori non saranno mai realizzati” facendo riferimento a un documento della Regione Liguria firmato dall’assessore Giampedrone dove si legge che “le opere oggetto di miglioria, qualora vengano approvate e finanziate, saranno svincolate dalle opere in corso di esecuzione e realizzate con un successivo appalto, a meno ovviamente di alcune predisposizioni che qualora non previste nel corso dei lavori di esecuzione, potrebbero comportare in seguito necessità di demolizioni di opere appena eseguite”.

E interviene Giampiero Aschiero: “I lavori sono troppo avanti e non sarà possibile fare gli interventi in via Schiantapetto e Turati come è stato promesso ai cittadini. Secondo quanto emerso, nulla di ciò che è stato fatto verrà demolito. Rischiamo di trovarci un’opera che sta facendo grossi danni, così è sempre più forte il rischio che il progetto sul miglioramento della mobilità si vanifichi, con costi enormi. Si avranno conseguenze negative sulla viabilità savonese. Forse i savonesi dovevano saperlo prima”. 

Debora Geido

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