Sanità - 20 gennaio 2016, 08:42

Virus influenzale in arrivo anche nella provincia di Savona: l'Assessore regionale alla Sanità ha incontrato i Direttori Sanitari

Successivamente i direttori sanitari si sono riuniti tra loro e, dopo un nuovo incontro con l’Assessore verranno diramati i primi avvisi alla cittadinanza, per affrontare le prossime settimane, quando il virus influenzale sarà maggiormente attivo

Con il freddo degli ultimi giorni, puntuale come ogni anno arriva l’emergenza influenza. Per ora i centralini del 118 non sono stati assaliti dalle telefonate dei residenti della provincia, ma le previsioni dei prossimi giorni (visto il trend nazionale) vedono un innalzamento della soglia di attenzione.

Ieri l’Assessore alla Sanità della Regione Liguria, Sonia Viale, ha incontrato i direttori sanitari delle varie Asl, con i quali ha trattato l’argomento, chiedendo loro una relazione sulla situazione attuale. Successivamente i direttori sanitari si sono riuniti tra loro e, dopo un nuovo incontro con l’Assessore verranno diramati i primi avvisi alla cittadinanza, per affrontare le prossime settimane, quando il virus influenzale sarà maggiormente attivo.

Le linee guida saranno ovviamente le stesse di ogni anno. Di prassi òa persona contagiata inizia a trasmettere il virus un giorno prima di avere sintomi, quindi in condizione di apparente normalità. Continua a trasmetterlo per 5-7 giorni dopo aver sviluppato sintomi. Le persone a cui ha passato il virus inizieranno a sviluppare sintomi 1-4 giorni dopo. Il virus viene trasmesso da persona a persona attraverso le goccioline emesse durante uno starnuto o un colpo di tosse, ma anche nel parlare; le goccioline raggiungono chi e’ vicino e vengono inalate. O il virus ci può raggiungere attraverso la superficie di oggetti: uno tocca oggetti su cui il virus e’ stato depositato dal colpo di tosse di qualcuno, e portandosi poi le mani alle narici o alla bocca immette il virus nel suo organismo".

Diventa chiaro perchè il lavarsi le mani può essere un salvavita. L’influenza è una cosa più seria di un raffreddore, soprattutto per gli anziani, e non ci sono farmaci che possono davvero curarla. La difesa fondamentale contro l’influenza e’ la prevenzione. La prevenzione inizia con la vaccinazione, ormai raccomandata praticamente per tutti e in particolare per gli anziani e il personale sanitario; continua con lo stare lontani da chi mostra sintomi e, per chi ha sintomi, con lo stare a casa per non contagiare altre persone; e si aiuta ogni giorno con l’igiene delle mani.

Ci si lava le mani con prodotti che uccidono il virus, quindi con acqua e sapone, e quando o dove questi non sono disponibili, con preparati che contengono almeno 60% alcool. E lo si fa in modo sistematico: sul posto di lavoro dove spesso si hanno contatti con diverse persone, all’ingresso e all’uscita degli studi medici e dell’Ospedale, prima di portare qualche cosa alla bocca, e come primo impegno ritornando a casa da dovunque si sia stati. Anche i bambini, anzi a maggior ragione i bambini. Il lavarsi le mani costa poco o niente, non fa male in nessun modo, e interrompe ripetutamente la catena del contagio. Se poi malgrado l’essere stati ligi a questa regola ci prendiamo l’influenza, rimaniamo a casa tranquilli qualche giorno, continuando a promuovere l’igiene delle mani per proteggere chi ci accudisce.

Carlo Alessi