Politica - 17 dicembre 2015, 11:23

La minoranza esce dall'aula contro il Piano Casa

Paita:" Oggi portiamo una segnalazione alla Prefettura. Toti, dopo solo sette mesi e mezzo, è già costretto a barricarsi in aula con la sua maggioranza in un clima da crisi dell’impero"

 

Il Gruppo Del Partito Democratico, guida la protesta contro il Piano casa e lascia l’aula del Consiglio regionale ligure all’inizio della discussione di questa mattina. “Ce ne siamo andati – spiega la capogruppo del Pd Raffaella Paita - per la forzatura del presidente Bruzzone sul regolamento, che decide di contingentare i tempi, violando le regole e che, come ha detto anche in aula il consigliere della Lista Toti Lilli Lauro, ha portato avanti una gestione politica del Consiglio. Oggi portiamo una segnalazione alla Prefettura. Toti, dopo solo sette mesi e mezzo, è già costretto a barricarsi in aula con la sua maggioranza in un clima da crisi dell’impero”.

Una posizione condivisa anche dal Movimento 5 Stelle:"Quello che temevamo è accaduto. Questa mattina la presidenza del Consiglio regionale ha posto la tagliola all'opposizione, contingentando i tempi per la discussione degli emendamenti al famigerato Piano Casa della maggioranza. Negando, di fatto, al MoVimento 5 Stelle di discutere il ddl nel merito, articolo per articolo, com'è diritto e dovere di un forza di opposizione".

"Per questo motivo, evidenziano i pentastellati, il gruppo regionale M5S ha lasciato l'aula in segno di protesta. Siamo di fronte a una grave violazione della democrazia, da parte di una Giunta autoritaria e illiberale. Con questo contingentamento dei tempi è chiaro che si vuole silenziare il MoVimento 5 Stelle, che ha portato in aula ben 140 dei 180 emendamenti totali al Piano Casa".

"In questo modo, prosegue il M5S, la maggioranza rifiuta di tenere in considerazione le idee e le opinioni proposte diverse dalle loro e se lo votino da solo questo piano casa. Al primo appuntamento importante, Toti e i suoi hanno dimostrato una totale incapacità di gestire il dibattito politico. Non hanno accettato un solo emendamento, tanto in commissione quanto in aula, confermando di non avere il minimo rispetto per la politica dei cittadini".

Il consigliere Gianni Pastorino abbandona l’aula del consiglio regionale, insieme al resto dell’opposizione, in protesta alla decisione del Presidente Bruzzone di applicare il contingentamento dei tempi nella discussione sul Piano Casa: «Questa decisione costituisce un vero e proprio vulnus nella tenuta democratica del consiglio regionale – dichiara Pastorino -, e fa il paio – lo ricordiamo – con quanto avvenuto con la nostra proposta di legge “Opportunità Scuola”, quando la maggioranza rifiutò la discussione, quindi il voto, del provvedimento».Le clamorose forzature del centrodestra proseguono, e rischiano di diventare un’abitudine in senso autoritario.

Maggioranza barricata (è un evidente segnale di debolezza) e colpevole di non voler raccogliere l’offerta di mediazione avanzata da Rete a Sinistra: «In ben due uffici di presidenza convocati d’urgenza, come Rete a Sinistra abbiamo tentato in tutti i modi di trovare un punto di mediazione alto – sottolinea Pastorino -, capace di garantire i diritti della maggioranza, ma soprattutto quelli di un’opposizione che esige qualità della discussione e il rispetto dell’aula».   

Non solo: approvato il Piano Casa, la seduta rischia di proseguire con tempi contingentati anche nella discussione degli altri provvedimenti, calendarizzati per la seduta odierna.

 

 

c.s.