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Attualità | 05 dicembre 2015, 10:26

Albenga per la sicurezza punta ad un progetto : vigile di quartiere, iniziative sociali, telecamere e secure shop

Il prossimo passo la realizzazione di un Tavolo di lavoro al quale parteciperanno tutti i soggetti interessati. Presente anche la comunità musulmana "Siamo qui per rappresentare la volontà di collaborare per la sicurezza di quella che è anche la nostra città"

Albenga per la sicurezza punta ad un progetto : vigile di quartiere, iniziative sociali, telecamere e secure shop

"Albenga città giusta, città sicura", un progetto presentato ieri sera alla cittadinanza che vede coinvolta l’amministrazione comunale, le Forze dell’Ordine, le associazioni e i comitati per migliorare l’aspetto della sicurezza reale della città e di quella percepita.

Presenti in sala molti amministratori di Albenga, la comunità musulmana, i cittadini, le associazioni che operano sul territorio, oltre al Maggiore Bianco Comandante della Compagnia Carabinieri Albenga,

Afferma il sindaco Giorgio Cangiano “Il progetto mira a cercare di coinvolgere i cittadini nell’aspetto della prevenzione a determinati fenomeni e per farlo questo importante progetto che deve, senza dubbio, essere affiancato da un atteggiamento che miri a vivere la città in tutti i suoi luoghi senza paura e senza isolare noi stessi, perché questo non sarebbe il modo giusto.”

“Invece – conclude il sindaco – credo che questo passo si vada ad inserire in un percorso già intrapreso in maniera egregia dalle Forze dell’Ordine che collaborano in maniera unitaria tra loro e con l’amministrazione per combattere i reati sul territorio e scendendo in strada per garantire la prevenzione e per dare sicurezza ai cittadini”

A spiegare nel dettaglio il progetto la consigliera Emanuela GuerraAbbiamo presentato alla Regione questo progetto che mira a prevenire la criminalità permettendo ai cittadini di vivere in maniera piena la città.”

Vigile di Quartiere, potenziamento della videosorveglianza e più ascolto ai cittadini con iniziative sociali, questi i due punti importanti sui quali si basa il progetto.

Per quel che concerne il vigile di quartiere afferma la Guerra“La figura del Vigile di quartiere può essere importantissima soprattutto se, come previsto dal progetto, si tratterà di una persona adeguatamente formata che possa fare da mediatore per risolvere alcune diatribe e segnalare alle forze dell’Ordine episodi sospetti o pericolosi in modo da attivare i controlli del caso.”

Continua sull’ascolto ai cittadini avanzando un’ipotesi “Avevamo pensato ad utilizzare come luogo fisico di presidio per la sicurezza il Tribunale di Albenga, abbiamo poi bloccato il progetto perché Albenga ha puntato poi sulla scuola e appena arriveranno i finanziamenti creeremo il Polo Scolastico, tuttavia abbiamo ritenuto di non voler impegnare quella sede in attesa di una determinazione chiara e sicura sulle scuole” lascia così la porta aperta, in realtà la consigliera, ad un altro delicato tema, quello della possibilità che alcune aule del liceo possano essere trasferite nel tribunale in attesa della realizzazione del Polo Scolastico.

Tornando sul tema della sicurezza il comandante della Polizia Municipale Soro spiega la parte del progetto relativa alla videosorveglianza “Albenga è partita già nel 2007 con l’installazione di telecamere di videosorveglianza grazie al finanziamento della Regione, nel 2014, poi un ulteriore finanziamento di 200 mila euro ha permesso di passare alle telecamere con tecnologia digitale davvero utili per scopi di indagine. Ora il progetto con un finanziamento ulteriore prevede la possibilità di installare nuove telecamere, ma quello che vogliamo fare è ancora di più, cioè iniziare un progetto di Secure Shop”.

I privati – spiega – potranno installare telecamere di sorveglianza dentro e fuori i negozi contribuendo al costo per l’installazione mentre a carico delle istituzioni sarà la creazione di un sistema centralizzato che permetterà di mandare i dati di registrazione direttamente alle forze dell’Ordine che potranno utilizzare i filmati, a carico delle istituzioni, inoltre la manutenzione.

Importante, naturalmente anche la coesione sociale da realizzare attraverso il dialogo soprattutto nelle scuole e i progetti sociali che possono nascere sul territorio.

Il prossimo passo la realizzazione di un Tavolo di lavoro al quale parteciperanno tutti i soggetti interessati e che si incontrerà il giorno 15 a cadenza trimestrale per fare il punto sulla situazione ed intervenire con iniziative importanti per la città.

Grande coesione, dunque per un progetto unitario: "Albenga città giusta, città sicura" afferma Abdelaziz Sofi, responsabile del centro culturale islamico di Albenga "Siamo qui per rappresentare la volontà di collaborare per la sicurezza di quella che è anche la nostra città".

 

Mara Cacace

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