Politica - 30 novembre 2015, 10:41

Miniera sul monte Tarinè del Beigua, Melis: "Cementificatori o difensori dell'ambiente? La giunta Toti getti la maschera"

"Il ricorso del CET mette in dubbio la costituzionalità sulle norme che tutelano nei parchi. E, in questo modo, non mette a rischio solo il Beigua ma tutte le aree naturalistiche liguri e non solo, in nome del diritto all’impresa e alla ricerca"

"In queste settimane si sta giocando un partita decisiva che vede protagonista uno dei principali parchi liguri: il Beigua. Un’area di raro pregio naturalistico di cui fa parte il monte Tariné, dove la CET (Compagnia Europea per il Titanio) vorrebbe aprire una miniera per l’estrazione di titanio, minerale di cui queste rocce sono ricche". Ad intervenire sul tema è il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Andrea Melis. "In estate, prosegue l'esponente pentastellato, la Regione Liguria aveva dichiarato inammissibile la richiesta di autorizzazione per la ricerca di minerali sul Tarinè, dando ragione all’ente Parco e ai comuni di Sassello e Urbe che si erano opposti"."

"Contro questa decisione, spiega Melis, la CET è ricorsa al Tar, sostenendo che la richiesta di ricerca non entra in contrasto né con la normativa del Parco, né con la Costituzione. Eppure l’articolo 10 delle norme regionali di piano, in questo senso, è chiarissimo: “È vietato asportate rocce, minerali e fossili, fatti salvi i prelievi per ricerche scientifiche o per gli accertamenti geognostici necessari ad eseguire interventi ammissibili, peraltro, soggetti ad autorizzazione da parte dell’Ente”.

"Non solo. Come sottolineato anche dal Comitato Spontaneo Amici del Tarinè, l’apertura di una cava delle dimensioni previste necessiterebbe di opere accessorie, un flusso ingente di traffico pesante, e relativo inquinamento, con pesanti ricadute su tutto il parco. Senza contare anche la forte presenza di amianto nelle rocce interessate dagli scavi".

"Il ricorso del CET, spiega Melis, mette in dubbio la costituzionalità sulle norme che tutelano nei parchi. E, in questo modo, non mette a rischio solo il Beigua ma tutte le aree naturalistiche liguri e non solo, in nome del diritto all’impresa e alla ricerca. Anche se quella ricerca riguarda pochi e mirati interessi privati. Tutto ciò ha un nome preciso, chiaro: sfruttamento minerario".

"Come MoVimento 5 Stelle abbiamo presentato un’interrogazione all’assessore competente Giampedrone per capire quale fosse la sua posizione sul tema. Dalla giunta abbiamo avuto risposte incoraggianti, ma parliamo della stessa giunta che ha presentato un Piano Casa che tutela il cemento invece dei parchi. Qual è il vero volto della giunta Toti? Quello dei cementificatori professionisti o di chi difende i parchi dallo sfruttamento, di qualsivoglia natura".

"In attesa che Toti & C. gettino la maschera, il MoVimento 5 Stelle continuerà a tenere altissima l’attenzione per salvaguardare un patrimonio ambientale inestimabile della nostra regione", conclude Melis.

r.g.