"Il consiglio comunale impegna sindaco e giunta ad attivarsi presso la Regione e il Ministero per intraprendere tutte le iniziative atte al riconoscimento di Bombardier quale azienda strategica regionale e nazionale affinché i lavoratori possano accedere alla proroga della cassa integrazione".
Recita così l'ordine del giorno in merito alla situazione occupazionale dello stabilimento di Bombardier, che è stato presentato dal gruppo consiliare di maggioranza “Lavoriamo con i vadesi”, discusso e votato all'unanimità oggi in consiglio comunale.
Con questo ordine del giorno l'amministrazione vadese intende dare un sostegno allo stabilimento di Bombardier indicandolo come "sito di importanza strategica non solo per il tessuto produttivo locale e ligure ma anche per quello nazionale in particolare nel settore del trasporto ferroviario".
Una presa di posizione importante data la crisi occupazione del sito che impiega 600 lavoratori di cui 150 in cassa integrazione. Nell'ordine del giorno il Comune "si impegna ad assumere una immediata iniziativa per giungere rapidamente alla sottoscrizione dell'accordo di programma con azienda, enti locali, e Ministero dello Sviluppo Economico con le organizzazioni sindacali affinché si garantisca una prospettiva produttiva concreta allo stabilimento".
Ad attaccare la maggioranza che ha proposto l'ordine del giorno, il consigliere di minoranza Roberto Cuneo di Vivere Vado: "Siamo certamente vicino ai lavoratori di Bombardier ma questa amministrazione ha avuto già occasione di impegnarsi in passato per lo stabilimento e non l'ha fatto - ha affermato - Il Comune non é stato capace e non ha operato abbastanza in precedenza, una possibilità per lo stabilimento erano i 70 carrelli dello Zefiro che Trenitalia poteva commissionare a Bombardier. Questo si tratta di un teatrino per lavare le coscienze, questo impegno bisognava sottoscriverlo prima".
Intanto continua il limbo in cui vive lo stabilimento Bombardier in attesa di garanzie lavorative. Infatti è attesa per la sottoscrizione della gara da parte di Trenitalia per i treni regionali a potenza distribuita.
“Siamo sempre in attesa di risposte da parte di Trenitalia – afferma Andrea Pasa, segretario FIOM-CGIL Savona –L’unico che ci può salvare è il Treno OMNEO che darebbe garanzie allo stabilimento per almeno dieci anni, e su questo forse avremo risposte entro aprile-maggio prossimo. Inoltre, attendiamo da Trenitalia lo sblocco per la manutenzione delle quindici carrozze. Se Trenitalia non sottoscriverà la gara aggiudicandola a Bombardier, non ci sarà futuro per il sito di Vado Ligure".