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Eventi | 18 novembre 2015, 13:30

Albenga: continua la rassegna cinematografica a cura di Inziativa Laica ingauna

Albenga: continua la rassegna cinematografica a cura di Inziativa Laica ingauna

Continua la rassegna cinematografica a cura di Inziativa Laica ingauna

Terzo  appuntamento con i film scelti da Iniziativa Laica per parlare di diritti e dare visibilità a opere poco viste perché considerate poco commerciali. A torto, possiamo dire con soddisfazione, dato che per le prime due serate la sale è sempre stata piena. Ricordiamo che le proiezioni sono alle ore 21, e l’ingresso è a offerta libera, poiché le essere in regola con i diritti d’autore ha prezzi piuttosto alti. Ecco la scheda del film:

Jimmy's Hall - Una storia d'amore e libertà

Un film di Ken Loach. Con Barry WardSimone KirbyJim NortonAndrew ScottFrancis Magee

 Titolo originale Jimmy's Hall. Drammatico, durata 109 min. - Gran Bretagna, Irlanda, Francia 2014. – Bim

 

La trama…

 

1932. Dopo 10 anni di esilio negli Stati Uniti, Jimmy Gralton rientra in Irlanda per aiutare la madre a prendersi cura della fattoria di famiglia. Il paese che ritrova, dopo una decina d'anni di guerra civile, è molto cambiato e ha istituito un nuovo governo. A seguito delle richieste del conte di Leitrim, Jimmy, nonostante la riluttanza a provocare vecchi nemici come la Chiesa e i proprietari terrieri, decide di aprire una hall, una sala aperta a tutti, dove le persone si incontrano per ballare, studiare o discutere. Il successo è immediato ma la crescente influenza di Jimmy e delle sue idee progressiste non convincono chiunque e ben presto affiorano le prime tensioni.

 

Ci piace perché…

Ken Loach, il più longevo dei giovani registi, il più gentile dei rivoluzionari, fa centro ancora una volta. Ci racconta un’altra storia di libertà, di solidarietà, di volontà di riscatto, col suo tipico stile che alterna dramma e commedia. In “Jimmy’s hall” è l’amore per la musica e il ballo a scatenare le motivazioni del protagonista e l’ostilità delle istituzioni. Ma come sempre nei film di Ken, chi lotta per i propri ideali può solo vincere.    

 


La parola al regista

Penso che anche oggi il nemico sia molto evidente. Quali sono ad esempio i problemi che devono affrontare i giovani? Trovare un lavoro sicuro che gli permetta di condurre la propria esistenza, trovare un posto dove vivere per non dover restare per sempre con i propri genitori, quindi sostanzialmente trovare un loro posto nel mondo. E fare questo oggigiorno si sta rivelando sempre più difficile, anzi quasi impossibile in Europa. Le multinazionali, ad esempio, chiedono lavori sempre più temporanei. In Gran Bretagna abbiamo addirittura un contratto di lavoro a zero ore, firmi per un lavoro ma non sai se realmente potrai lavorare. E anche gli ammortizzatori sociali di questi tempi vengono tagliati e nel nostro Paese (ma immagino anche qui) c'è il grosso problema del mercato immobiliare. In tutto questo trambusto è molto chiaro che la struttura economica, quella che favorisce e acuisce questi disagi facendo il favore delle grandi multinazionali, sia oggi il vero nemico da combattere. Magari i giovani non hanno una vera coscienza politica ma sanno che c'è qualcuno che li sta fregando, ed ecco perché avremmo bisogno di una vera leadership di sinistra realmente capace di cambiare questa situazione. è sempre fondamentale tornare indietro nella storia perché la Storia ci dice chi siamo, perché siamo a questo punto, cosa sia possibile nel futuro. Andare a vedere cosa è accaduto nel passato è sempre vitale. C'è da dire che il periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale fu il punto più alto (almeno per quanto riguarda la Gran Bretagna) della democrazia sociale e quello che gli obbiettivi sociali che si raggiunsero allora furono di massima importanza. Se pensiamo alla proprietà pubblica delle grandi industrie come quella delle ferrovie, dell'acqua, del gas. E venne inoltre stabilito un sistema democratico che includeva la sanità pubblica sostenuta dalle imposte pagate dai cittadini. Il problema è che purtroppo non ci fu un cambiamento societario ma si creò un'infrastruttura che serviva alle grandi aziende per poter vivere, e quindi i grandi datori di lavoro e le grandi imprese rimasero intoccate. E quindi questo, trent'anni dopo, portò a tutti i problemi e i raggiungimenti degli anni '40 vennero messi a repentaglio. Infine, secondo me la cosa importante è ricordarsi che sì, si può lavorare tutti insieme perché le cose cambino e per creare un mondo migliore.
Sì, bisogna senza dubbio dare importanza alla cultura e questo in passato veniva fatto molto di più creando ambiti e spunti culturali molto forti, e l'aspetto positivo era che la cultura era vista come qualcosa di benefico di per sé. Invece oggi la cultura è vista come una semplice transazioni finanziaria e ad esempio in Inghilterra non si parla tanto dei contenuti dei film degli spettacoli teatrali quanto delle attività produttive che si muovono alle loro spalle. In altre parole, tutto si riduce sempre all'obbiettivo di fare soldi, di fare profitto. E infatti le grandi mostre o gli spettacoli teatrali hanno sempre dei grandi sponsor che sono multinazionali e l'idea che sta alla base di questo schema è che niente di valore può realizzarsi se non c'è una grande multizonale a promuoverlo. E questo è il modo in cui il sistema penetra le nostre menti, tutti noi siamo portati a credere che sono le grandi società a realizzare tutto ciò che fa parte delle nostra vite. Quindi sarebbe importante che tutte le orchestre, i gruppi teatrali, si sbarazzino degli sponsor e ci lascino semplicemente interagire come esseri umani.

 

cs

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