Attualità - 16 novembre 2015, 10:24

Savona News tra le "fonti" di Gianluigi Nuzzi: documenti inediti nella maxi inchiesta sul Vaticano "Via Crucis"

Nel libro che sta facendo discutere il mondo intero, a pagina 85 è pubblicato il materiale fornito dal giornalista ed ex direttore Mario Molinari riguardo l'arsenale del cardinale savonese Domenico Calcagno

Savona News finisce tra le “fonti” del nuovo libro-inchiesta sul Vaticano, “Via Crucis” di Gianluigi Nuzzi. Registrazioni e documenti inediti per svelare la lotta di Papa Francesco per cambiare la Chiesa, questo al centro della nuova inchiesta del giornalista milanese che ha scatenato un forte dibattito non solo nello Stato Vaticano. Ed è proprio nel libro che sta facendo discutere il mondo intero che a pagina 85, nel capitolo “Manette in Vaticano”, è pubblicato il materiale fornito dal giornalista Mario Molinari, ex direttore di Savona News riguardo l'arsenale del cardinale savonese Domenico Calcagno. Vescovo della diocesi di Savona Noli dal 2002 al 2007 fino a quando è stato nominato presidente dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, Calcagno ha infatti una “inconsueta passione per le armi”, come rivelato dal giornalista Mario Molinari nell’articolo pubblicato il 10 aprile 2012 dal titolo “L’arsenale del Cardinale” (clicca qui).

Ma perché Gianluigi Nuzzi parla dell’ex vescovo di Savona? Domenico Calcagno infatti "era finito su tutti i giornali dopo che una video inchiesta di Pablo Trincia per la trasmissione televisiva Le Iene aveva addirittura sollevato l’ipotesi che tra il 2002 e il 2003 l’allora vescovo di Savona avesse ignorato diversi casi di violenze sessuali su minori perpetrate da un prete pedofilo”, si legge a pagina 83 di “Via Crucis”.

Nuzzi infatti riprende anche alcune testimonianze del savonese Francesco Zanardi, presidente della Rete “L’Abuso”, sui casi di pedofilia nella diocesi savonese. A pagina 83 Nuzzi scrive: “Ad avvisare l’allora vescovo ci fu anche una vittima di abusi, Francesco Zanardi. Ecco la sua testimonianza: “Calcagno… mi disse di non recarmi alla magistratura, in quanto il prete era una persona molto fragile e avrebbe potuto suicidarsi e io l’avrei poi avuto sulla coscienza”. Si parla del Cardinale Domenico Calcagno, e la versione di Zanardi è sostenuta dalla testimonianza di don Carlo Rebagliati, il quale aveva anch’egli dichiarato, prima di morire in circostanze misteriose, di aver segnalato le malefatte del prete pedofilo all’allora vescovo della diocesi di Savona, sentendosi rispondere: "Potevano anche essere solo dicerie". Nuzzi riporta l’episodio nel capitolo “Il Cardinale Rambo”, sempre riferito all’attuale presidente dell’A.p.s.a. (Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica), che nell’aprile del 2012 subisce ancora un affronto da parte di Francesco Zanardi. Ne “L’arsenale del Cardinale” infatti si riporta la notizia, in modo dettagliato, della collezione di fucili, alcuni dei quali “destinate dal fabbricante ad usi offensivi”, che il Cardinale aveva anche regolarmente denunciato. “Mi piacciono le armi, che male c’è”, si era difeso qualche giorno dopo dalle pagine di Repubblica. E alle domande del giornalista aveva risposto: “Ho pensato che la notizia della diffusione delle mie armi possa essere legata a quelle vicende”. Quelle di quasi dieci anni prima, quando alcune vittime di abusi e alcuni preti lo avevano fortemente accusato di non aver contrastato il fenomeno della pedofilia anche laddove era stato messo a conoscenza. Due pagine più tardi, Gianluigi Nuzzi menziona il giornalista di Savona News, Mario Molinari, firmatario dell’articolo che rivelò appunto al mondo la passione per le armi di Cardinal Calcagno.

La maxi inchiesta sul Vaticano si inserisce nel contesto di riforme avviate da papa Francesco. Infatti, nel libro di Gianluigi Nuzzi trovano posto alcune conversazioni intercettate decisamente forti: "Se non sappiamo custodire i soldi, che si vedono, come custodiamo le anime dei fedeli, che non si vedono?", confessa Papa Francesco in un incontro riservato con gli alti vertici del Vaticano. E ancora: "Abbiamo saputo che sta lavorando a un nuovo libro e ci piacerebbe poter rispondere a eventuali sue domande", recita una mail inviata dallo IOR allo stesso Nuzzi lo scorso 16 luglio, tre mesi prima che la notizia dell'uscita del libro fosse ufficiale. E lo stesso giornalista, per la prima volta, in Via Crucis è riuscito ad ascoltare conversazioni assolutamente top secret, come quella in cui il Santo Padre, a tre mesi dalla sua elezioni, sbotta contro i collaboratori: "I costi sono fuori controllo. Ci sono trappole...". La politica di trasparenza di Bergoglio si sarebbe scontrata con i privilegi dei Cardinali, la "fabbrica" dei santi, le offerte dei fedeli sottratte alla beneficenza, i furti e le truffe commerciali, il buco nero delle pensioni, veline e veleni.

“Via Crucis” fa parte di una “trilogia” sulle inchieste nella Chiesa, precedute dal 2009 con “Vaticano Spa”, nel 2010 con “Metastasi” e nel 2012 con “Sua Santità”. Con Vaticano Spa il giornalista milanese ha rivelato, grazie alle carte segrete di monsignor Renato Dardozzi, gli scandali finanziari e politici dei sacri palazzi e con “Sua Santità”, rendendo pubbliche le carte segrete del papa, ha stravolto gli equilibri di potere vaticani facendo scoppiare una crisi che ha contribuito alle dimissioni di Ratzinger nel 2013.

Debora Geido