I torrenti che attraversano i paesi costieri per gettarsi in mare sono per molte specie intelligenti di animali selvatici una via naturale per esplorare e colonizzare le città; non fa eccezione il Letimbro a Savona, dove vivono almeno ottanta specie, la cui presenza, come quella occasionale di cinghiali, dovrebbe interessare positivamente gli abitanti, invece di sollevare inutili cacce alle streghe su pericoli inesistenti. Nessun problema si spera possano costituire i volatili che vivono nei canneti del greto, come tarabusini e porciglioni; ed un esemplare di porciglione è stato soccorso ieri dai volontari della Protezione Animali in via Partigiani, vicino alla Questura; era probabilmente finito contro un’auto in transito in corso Ricci, mentre volteggiava vicino al torrente e dopo le cure verrà rimesso in zona.
Sempre alla foce si può assistere in questi giorni ogni tardo pomeriggio alle straordinarie evoluzioni di centinaia di storni alla ricerca di uno stallo per la notte sui tetti e gli alberi vicini. "Sarebbe interessante, si interroga l'Enpa, valutare quale impatto ha, sulla loro venuta in città e sui problemi che la loro concentrazione talvolta arreca, la recente apertura della caccia a questa specie protetta da parte della Regione Liguria, per presunti danni all’olivicoltura, malgrado la raccolta di quest’anno sia stata eccezionale". "Caccia, prosegue l'associazione animalista, bloccata dal TAR su iniziativa di ENPA ed altre associazioni ma subito riaperta dalla Regione, con una celerità mai vista per necessità vere ed importanti della gente, dopo aver accolto alcune delle eccezioni sollevate dai ricorrenti".
"Naturalmente, prosegue l'Enpa, le tutela delle olive è una scusa per accontentare qualche migliaio di cacciatori amanti di questo tipo caccia, perché autorizzata indistintamente su tutto il territorio della maggioranza dei comuni savonesi, invece che solo attorno alle “fasce” con alberi d’ulivo. Il grande entomologo Mario Pavan scriveva nel secolo scorso che gli storni, preferendo le olive “bacate” dal verme, contribuiscono alla salute dell’albero e alla bontà dell’olio; ma in Regione Liguria non lo sanno ancora".