Attualità - 09 novembre 2015, 14:30

A Feglino l'integrazione fa scuola: profughi a lezione di italiano da docenti volontari

Da circa un mese attivato questa iniziativa per gli stranieri ospitati nell'entroterra finalese, che svolgono lavori socialmente utili in paese

A Feglino l’integrazione fa scuola. Da fine luglio nel paese dell’entroterra finalese sono ospitati quattro profughi. “Abbiamo concesso loro, spiega il sindaco Roberto Barelli, un appartamento comunale in comodato d’uso gratuito presso il quale alloggiano. Del loro mantenimento si occupa la cooperativa “L’Ancora” ed in cambio i giovani svolgono lavori socialmente utili”.

Pulizie delle cunette, sfalcio delle erbe ai bordi della strada, i ragazzi, con il coordinamento dell’ufficio tecnico comunale e della protezione civile, sono impegnati quasi quotidianamente in interventi sul territorio. Lavori considerati di pubblica utilità, che diventano sempre più strategici e determinanti con il taglio dei fondi statali. Ad esempio gli extracomunitari si sono occupati della pulizia della strada provinciale 27 bis che conduce al Melogno.

“L’approccio del paese, prosegue il primo cittadino, è stato positivo. Devo anche constatare che si è trattato di un momento di crescita per tutti quanti”.

“A tal proposito, spiega il sindaco, nell’ultimo mese i profughi frequentano anche una scuola di italiano. Una o due mattine a settimana un professoressa di lingue che abita in paese, abilitata anche all’insegnamento della lingua agli stranieri, volontariamente spiega loro la grammatica e la sintassi”.

“Un paio di sere a settimana un altro gruppo di ragazze, sempre gratuitamente, impartisce una lezione sull’uso pratico dell’italiano. E’ un bellissimo segnale”, conclude il sindaco.

Cinzia Gatti