/ Savona

Savona | 01 novembre 2015, 10:09

Inizia il 2 novembre e durerà sino al 14 marzo la caccia al daino, la denuncia dell'Enpa

Si potranno uccidere in provincia fino a 230 indifesi animali, in sei “unità di gestione”, nei territori di San Genesio, Madonna degli Angeli, Zuccarello, Monte Acuto, Scravaion, Nasino e nell’azienda faunistica (leggi: riserva di caccia) di Piana Crixia

Inizia il 2 novembre e durerà sino al 14 marzo la caccia al daino, la denuncia dell'Enpa

Inizia domani e proseguirà fino al 14 marzo 2016, ogni lunedì, giovedì e sabato,  in boschi con scarsa visibilità e frequentati da escursionisti e cercatori di funghi, la caccia ai maschi di daino – alle femmine dal 2 gennaio 2016,  ad opera dei cosiddetti selecontrollori, che potranno uccidere in provincia fino a 230 indifesi animali, in  sei “unità di gestione”, nei territori di San Genesio, Madonna degli Angeli, Zuccarello, Monte Acuto, Scravaion, Nasino e nell’azienda faunistica (leggi: riserva di caccia) di Piana Crixia.

 

Questa caccia di selezione, come quella al cinghiale ed al capriolo, non avrà ripercussioni sulla popolazione complessiva delle specie, a parte nelle zone di Madonna degli Angeli, Nasino e Piana Crixia, dove è previsto il completo “eradicamento” dei nuclei isolati recentemente costituiti; ma cinghiali, daini e caprioli valgono voti e soldi solo se usati come sanguinario passatempo per i cacciatori; e pazienza se essa, come anche le battute straordinarie al cinghiale ormai giornaliere e tutto l’anno, non ne ridurrà il numero ed i danni alle colture. Si spiega così come mai gli appelli lanciati da venti anni dalla Protezione Animali savonese di coinvolgere il mondo scientifico per ricercare metodi di contenimento diversi dal fallimentare fucile nel contenere le  popolazioni animali, siano ignorati dai politici ed amministratori amici dei cacciatori; riesce più difficile capire l’atteggiamento delle organizzazioni contadine ed agricole, anch’esse favorevoli agli inutili fucili. Ma la scienza, malgrado tutto, sta mettendo a punto un “vaccino”  in grado di indurre nelle specie selvatiche una temporanea sterilità per circa 15 anni dalla somministrazione; uno strumento che, si spera, rivoluzionerà la futura “gestione” della fauna selvatica in presunto sovrannumero.

cs

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A DICEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium