“Auspichiamo che il ‘modello Liguria’ sia seguito anche da altre Regioni per garantire il diritto ad andare in pensione a tutti i 49.500 esodati italiani. Insieme alle associazioni e ai comitati di questi lavoratori che a causa della legge Fornero del 2011 sono rimasti senza lavoro e senza la possibilità di andare in pensione nonostante i contributi versati, la Regione Liguria sta combattendo la battaglia per vedere il riconoscimento dei diritti degli esodati”. Lo dice l’assessore regionale al lavoro Giovanni Berrino che insieme al presidente Toti ha scritto una lettera ai ministri dell’Economia Padoan e del Lavoro Poletti, ai presidenti di Camera e Senato e ai membri delle commissioni Lavoro e Bilancio, oltreché ai colleghi della Conferenza Stato-Regioni per chiedere “di mantenere gli impegni assunti dal governo nei confronti di coloro che si trovano ormai da anni in uno stato di indigenza affinché la settima salvaguardia possa veramente mettere la parola fine a tale fenomeno, tutelando tutti i 49.500 esodati” e “di assumere ogni e qualsiasi modifica al testo della legge di Stabilità”.
“La Regione è compatta nel chiedere che nessun esodato venga escluso dalla salvaguardia e pertanto si provveda a intervenire per tutti coloro sono rimasti fuori dagli interventi precedenti – dichiara l’assessore Berrino – Con l’approvazione unanime da parte del consiglio regionale nell’ultima seduta, è passato l’ordine del giorno sulla ridefinizione dell’articolo 23 della legge di Stabilità, attualmente all’esame del Parlamento, estendendo così la salvaguardia anche ai restanti 23.200 esodati per tutto il 2018 e senza limitare il beneficio a soli 26.300 lavoratori sul totale di 49.500. Una salvaguardia che per la Liguria riguarderebbe circa 800 esodati”.
“A questo proposito – conclude Berrino - abbiamo già ricevuto da altre Regioni dichiarazioni di volontà di seguire il ‘modello Liguria’ e di procedere su un percorso analogo. Più saremo e con voce più forte potremo chiedere il rispetto dei diritti di questi lavoratori”.