Attualità - 29 ottobre 2015, 05:00

Sei candidati per il ruolo di Direttore Generale di Finale Ambiente: assente l’uscente Moltini

Prenderanno parte alla prova di selezione orale il prossimo 6 novembre Francesco Canobbio, Anna Calliari, Davide Testa, Giambattista Ferrando, Diego Rubagotti e Tiziana Merlino

Sei candidati per il ruolo di Direttore Generale di Finale Ambiente. Negli scorsi giorni sul sito della partecipata del Comune, che si occupa della raccolta dei rifiuti, della gestione dei parcheggi e delle spiagge attrezzate, dei cimiteri e del Porto Turistico di San Donato, è stato pubblicato l’elenco di coloro che hanno presentato domanda di partecipazione alla selezione pubblica.

In totale sono pervenute sei richieste, che la commissione ha deciso di ammettere tutte al colloquio orale fissato per il 6 novembre. Prenderanno quindi parte alla prova di selezione Francesco Canobbio, Anna Calliari, Davide Testa, Giambattista Ferrando, Diego Rubagotti e Tiziana Merlino.

Il Direttore Generale, secondo quando pubblicato nel bando si selezione, :”svolge funzioni direttive, di coordinamento, di controllo , integrazione ed organizzazione tra le varie unità e funzioni aziendali: opera con specifica autonomia ed assunzione di responsabilità, contribuendo con soluzioni migliorative o innovative all’andamento dell’attività aziendale, in linea con gli obiettivi e gli indirizzi generali di impresa; ha la responsabilità sul raggiungimento degli obiettivi assegnati”.

Il contratto avrà la durata di tre anni e sarà a tempo determinato. Spicca l’assenza in elenco del nome di Pietro Moltini, Direttore Generale uscente . I consiglieri di minoranza aveva espresso più di una perplessità su questo bando e sul contratto del dirigente al termine. “Quello che ci chiediamo, avevano commentato all’epoca, è se l’amministrazione ha fatto tutte le necessarie verifiche su questo punto, se sono sicuri che il rapporto di lavoro possa essere interrotto con queste modalità. Se infatti questa circostanza non fosse verificata, ci potrebbe essere il rischio di un grosso danno erariale per il Comune”.

Cinzia Gatti