/ Attualità

Attualità | 16 ottobre 2015, 08:00

Il calore del blues, la dolcezza della bossanova

Loro si chiamano Blues ‘n’ Bossa Group e fondono magicamente due stili così diversi tra loro

Il calore del blues, la dolcezza della bossanova

Qual è il genere musicale più caldo, genuino, sincero, sanguigno di tutto il Nord America? Ma il blues, è ovvio! E se si dovesse identificare un altro genere musicale altrettanto caldo e sanguigno che invece sia tipico del Sud America? Probabilmente la risposta più ovvia e naturale sarebbe la bossanova. In provincia di Savona abbiamo una band che ha scelto di specializzarsi in questi due generi, e il risultato naturalmente è uno show di alto livello, di grande gusto e di gran classe. Loro non potevano che chiamarsi Blues ‘n’ Bossa Group e, dopo una prima fase di carriera alquanto travagliata, ora si sono stabilizzati molto bene e portano il loro show praticamente ovunque in giro per la Riviera. Conosciamoli attraverso questa intervista.

 

1.       Ciao, iniziamo presentando questa formazione: grande classe, enorme esperienza di palco, tecnica ineccepibile e… Una formazione particolare, che fonde anche gli intrecci del suono delle armoniche a bocca. Quando e come nasce questo progetto e chi ne fa parte?

 

Questo progetto è nato circa tre anni fa quando casualmente Paolo e Marco si sono conosciuti e parlando viene fuori  che Marco ha un gruppo formato da 4 elementi (contrabbasso, due chitarre, armonica e batteria) ormai uniti da più di 4 anni. Paolo dice a Marco che aveva ricominciato a suonare il piano come autodidatta invogliato da suo figlio Simone che con la scuola aveva iniziato da qualche mese il corso di chitarra. Marco incuriosito domanda se si potesse provare una domenica mattina a unire questi due nuovi dilettanti “musicisti”, padre e figlio. Dopo la prova della domenica il quartetto decide di dare un caloroso invito ad entrare a far parte del gruppo… Per i due era una cosa a dir poco stratosferica e di conseguenza accettarono. Ora il gruppo era formato da 6 elementi! Alla fine del primo anno di unione dei 6, un grande chitarrista, Francesco Tessarollo, annuncia al gruppo la sua partenza per la Nuova Zelanda dove resterà per un intero anno. Il gruppo dopo la partenza di Francesco rimarrà più nella sala prove che sui “palchi”; dopo poco anche il contrabbassista annuncia che andando avanti con gli studi al conservatorio dovrà trasferirsi a Torino. Il gruppo preso un po’ dallo sconforto è pronto a cedere quando una brillante idea salta fuori: Paolo e Simone avevano iniziato a suonare anche in un'altra band e conoscendo il loro virtuoso bassista Massimo Meinero decidono di invitarlo a far parte del gruppo, che ormai senza un basso stava andando alla deriva; fortunatamente lui accetta e cosi dopo una lunga serie di faticosissime prove il gruppo si rimette in sesto e torna a suonare nei locali. Dopo qualche tempo a causa una serie di problemi personali, il chitarrista proveniente da Genova decide insieme alla band di abbandonare il suo incarico. Il gruppo torna a provare duramente ma dopo qualche mese di fatica torna a calcare i palchi dei locali ed è pronto ad affrontare una nuova esperienza: la musica itinerante per i vicoletti della nostra bellissima Riviera Ligure.

 

2.       L’idea di abbinare i classici del blues (un esempio su tutti: “Sweet home Chicago”) con quelli della bossa nova (e anche qui l’esempio è doveroso: “Girl from Ipanema”) è geniale! Come è nata questa idea?

 

Il gruppo si chiama Blues ‘n’ Bossa che deriva infatti dall’unione dei generi musicali Chicago blues e bossanova; l’idea di unirli è abbastanza insolita e originale e come sia nata non è molto chiaro nemmeno a noi… Diciamo che a tutti i membri del gruppo  sono sempre piaciuti questi due generi e a questo punto sorgeva la domanda “Perché non unirli?” e questo infine è stato fatto.

 

3.       Come abbiamo detto, siete tutti musicisti di grande esperienza e dalle molteplici influenze musicali. Quali sono le vostre coordinate oltre al blues e alla bossa?

 

Noi più che musicisti ci definiamo “musicanti” perché nessuno di noi ha una grandissima e vastissima esperienza musicale. A parte questo, oltre al blues e al bossanova , Massimo (il bassista) suona in un altro gruppo prevalentemente rock: gli Under the Tower; Simone (il chitarrista) studia chitarra classica privatamente; Marco (batterista e armonicista) ha suonato per molti anni jazz ad alto livello; mentre Paolo (pianista e armonicista) è un grandissimo autodidatta che ha sempre suonato blues fin dai suoi primi giorni di approccio con lo strumento.

 

4.       Concludiamo con una domanda dedicata al live: dove e quando potremo ascoltarvi dal vivo?

 

Il nostro prossimo live si terra ad Alessandria al “Mag Mell” il 7 gennaio alla sera, oppure casualmente per vie e vicoli di Varazze, Finale Ligure e Spotorno.

 

Alberto Sgarlato

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GENNAIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium