Al Direttore - 16 ottobre 2015, 09:00

A Melazzo e a Pareto si cercano i documenti di nonno Giovanni nello studio del dr. Harvè Montpellier...

Nonno Giovanni ritornò ben presto in Italia con i documenti di Martino Caldara e si fermò nello studio del suo socio Harvè Montpellier, riprendendo il suo lavoro notarile come Giovanni Debenedetti, con grande soddisfazione del collega più anziano, che tuttavia era discretamente preoccupato per quel cambiamento di programma imprevisto nella missione russa.

Il nonno Giovanni, che nel suo paese di Rocchetta Cairo, per tutti era il giornalista Giodibles, aveva molto seguito, come si potrà ben immaginare,  sia tra i giovani che tra gli anziani: tutti si appassionavano ad ascoltare i suoi avventurosi e particolari racconti di viaggio e ben presto diventarono argomento di conversazione nelle affollate veglie serali. Alcuni giovani si lasciavano i baffi come il nonno Giovanni, si vestivano quasi come lui e si immaginavano di partire all’avventura verso terre straniere, molti tra i più intraprendenti, gli chiedevano di portare anche loro nei suoi viaggi all’estero...

Dopo tante richieste insistenti, mio nonno pensò che almeno uno doveva portarlo con sé e scelse un coetaneo, Martino Caldara, che faceva l’impresario edile in Val Bormida, dotato di un’intelligenza pronta, una voce da tenore ed era un provetto ballerino.

Era la bella primavera del 1921 e i due amici partirono dal paese: erano vestiti allo stesso modo, stessa statura, baffi scuri, cappello e cravatta nera, sembravano due fratelli gemelli.

 Nei giorni di permanenza a Berlino, in compagnia della grande ballerina Isadora Duncan, al nonno venne una nuova idea: chiese a Martino se voleva andare davvero in Russia, al che l’amico fu molto felice della sorpresa insperata. Il nonno allora lo informò che poteva prendere il suo posto e diventare un finto giornalista teatrale accanto alla famosa Isadora, conosciuta anche come “l’americana scalza.

 Il Caldara diventò in breve tempo Gio D. Bless e nessuno se ne sarebbe accorto: con i documenti originali del nonno poteva compiere tranquillamente la sua missione ispirata da Winston Churchill, nella capitale russa. La ballerina Isadora condivise quella pericolosa pensata, lei amava le ardue sfide e non ci pensò due volte: avrebbe garantito, se ce ne fosse stato bisogno, che il suo accompagnatore era il grande Giodibles in persona…

Bruno Chiarlone Debenedetti