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Politica | 15 ottobre 2015, 12:00

Limitare le sale gioco e sgravi alla tasse a chi dice no alle slot a Finale: il consigliere Simonetti presenta un ordine del giorno

Coinvolgere anche le scuole su percorsi di prevenzione, atti ad informare ed educare il mondo giovanile, oggi particolarmente esposto al problema

Limitare le sale gioco e sgravi alla tasse a chi dice no alle slot a Finale: il consigliere Simonetti presenta un ordine del giorno

 

Contrastare in maniera attiva e risoluta il gioco d’azzardo a Finale Ligure. Il consigliere comunale Simona Simonetti ha presentato un ordine del giorno, che verrà discusso questa sera in consiglio comunale, affinchè l’amministrazione cittadina metta in atto delle misure per arginare quella che ormai sta diventando una vera e propria emergenza nazionale.

“La dipendenza dal gioco, spiega l’esponente della minoranza, è una vera e propria malattia che compromette lo stato di salute fisica e psichica del giocatore, il quale non riesce ad uscirne da solo”. Ad essere interessate in particolare dal fenomeno, che intercetta il 12% della spesa della famiglie italiane, sono le fasce più deboli e fragili della nostra società. “Ogni anno, spiega la Simonetti, sono necessari dai 5 ai 6 miliardi l’anno per curare i dipendenti dal gioco patologico mentre dalle tasse sul gioco ne vengono incassati meno di 8. Oltre al costo economico, c’è ne uno umano altissimo, con famiglie devastate”.

“Per questo motivo, prosegue l’esponente della minoranza, ho presentato un ordine del giorno che impegna l’amministrazione ad adottare, con appositi regolamenti ed ordinanze, misure specifiche in materia di limitazione delle sale da gioco e del loro orario di apertura, nonché facilitazioni di natura tributaria e tariffaria a favore degli esercizi No slot”.

“Oltre a questo, spiega la Simonetti, chiedo di farsi parte diligente con ANCI e Regioni affinchè si sensibilizzi nei giusti contesti circa l’opportunità di restituire ai Comuni adeguate competenze e poteri in materia di gioco d’azzardo”.

Il documento propone non solo di contrastare il fenomeno, ma anche educare fin da piccoli ad avere una consapevolezza dei rischi che si corrono. L’ordine del giorno invita infatti al coinvolgimento delle istituzioni scolastiche su percorsi di prevenzione, atti ad informare ed educare il mondo giovanile, oggi particolarmente esposto al problema.

 

Cinzia Gatti

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