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Attualità | 17 settembre 2015, 09:00

Savona, scoperta fortezza dimenticata nella zona di Loreto

A condurre le ricerche il professore Marco Vigano, docente dell'Addis Abeba University in materia di tele rilevazione, e Claudio Arena del Gruppo Savona Sotterranea Segreta

Courtesy foto "Savona Sotterranea Segreta"

Courtesy foto "Savona Sotterranea Segreta"

Una nuova fortezza a Savona. A fare questa scoperta è stato Claudio Arena, del gruppo Savona Sotterranea Segreta, insieme al sig. Marco Vigano, docente dell’Addis Abeba University in materia di tele rilevazione.

Secondo le ricerche si tratta di un’edificazione decisamente ampia, comprendente un perimetro approssimato di circa 15 mila metri quadrati.

“Già da molti anni, spiega Claudio Arena, ero a conoscenza da cartografie e alcuni accenni storici, della possibilità di un fortilizio nella zona di Loreto e Certosa. Infatti come alcuni amici sanno, ho approfondito diverse volte e fatto anche diversi sopralluoghi in zona”.
Pochi giorni fa, il Sig. Marco Vigano, docente all’Addis Abeba University in materia di telerilevazione, nonchè scopritore di forti montani , si era imbattuto casualmente in un' importante scoperta, poi approfondita anche dall' Etiopia dove vive. Mentre stava facendo un periodo di vacanza estiva a Savona, durante una passeggiata sulle alture di Loreto, ha scorto tracce di muri a secco che, dopo aver seguito con curiosità, lo hanno portato all' interno di un ampio terreno privato.

“Chiesto il permesso al proprietario, prosegue il rappresentante del Gruppo Savona Sotterranea, ha potuto constatare che all' interno di questo appezzamento di terreno collinoso, vi sono importanti manufatti storici riconducibili per tipologia a una fortificazione militari. Nella zona sono presenti evidenti resti di muri a secco perimetrali, bastioni e altre edificazioni riconducibili senza ombra di dubbio a una tipologia di uso militare”.
Claudio Arena e Marco Vigano hanno deciso di unire le conoscenze e avviare una collaborazione che ha permesso di raccogliere indizi utili su quanto trovato. All’interno di cartografie d’epoca si è accertato dell’esistenza di quanto rinvenuto. “In un documento del XVIII secolo, ad opera del Capitano Vinzoni, si indica un manufatto come “casone” avente tracce di mura tratteggiate”.
“Ulteriori accertamenti da me effettuati in zona, prosegue Arena, confermano che ancora oggi e da sempre a memoria, quella parte collinare è stata chiamata come da indicazioni cartografiche”.

Tramite un documento del 1708, eseguito dall’Ingegnere Benedetto Guerrini,  si è scoperto un progetto di miglioramento difensivo per un costo di ben 6000 mila ducati d'Argento, dove appare per la prima volta il nome del Forte Annunziata. “Questo, proseguono i due studiosi, ci ha portato ad un’ulteriore ricerca a ritroso, dove scopriamo in una  cartografia non firmata del 1625, il disegno di un forte precedentemente chiamato Loreto, che cercavo precedentemente, ubicato appunto nella collina di via Vecchia Loreto”. “É pertanto possibile presumere che il Forte Annunziata fu edificato in questa zona strategica alle spalle del Priamar, per rinforzarne le difese e verso la fine del XVII secol venne probabilmente demolito(quest’ultimo dato è ancora fase di accertamento ndr)”. “E' curioso sapere che tale fortificazione, pur essendo di una certa importanza, sia stata spesso trascurato dai cartografi e difficilmente se ne trova traccia per sparire totalmente dalle carte redatte dal 1708 in poi”. “Si tratta di una scoperta incredibile, che merita ulteriori approfondimenti”, concludono Marco Vigano e Claudio Arena.

Cinzia Gatti

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