Politica - 08 settembre 2015, 08:00

Riforma dei Porti: Rixi "Semplificazione per liberare risorse"

“Il sistema portuale del Mar Ligure è una risorsa a livello nazionale di cui il Paese oggi ancora ignora l’efficacia".

“Il sistema portuale del Mar Ligure è una risorsa a livello nazionale di cui il Paese oggi ancora ignora l’efficacia. Bisogna guardare ai grandi investimenti infrastrutturali, ad esempio il Terzo Valico, senza però dimenticare della politica dei piccoli passi, quella degli interventi realizzabili a breve termine, uno per tutti la creazione di un autoparco per il porto di Genova che ancora oggi manca”. Così è intervento l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, ai Porti e alla Logistica Edoardo Rixi al convegno sul Progetto europeo TEN-T TrainMoS II che si è svolto oggi nella sede della Regione Liguria in via Fieschi 15. “Come Regione Liguria vogliamo riagganciare il sistema dei porti del Mar Ligure a quello del sistema economico produttivo di tutto il territorio – ha detto l’assessore Rixi – facendo lobby potremo allacciare importanti rapporti con Paesi come la Svizzera di cui siamo lo sbocco naturale sul mare”. “È evidente che la portualità italiana – ha poi sottolineato Rixi – ha bisogno di semplificazione a livello normativo per superare quelle storture pagate a caro prezzo dagli operatori come l’Iva a carico dei terminalisti sugli investimenti: a oggi non può essere recuperata ma sarebbe ragionevole, per rilanciare gli investimenti, prevedere degli scivoli per il recupero dell’Iva versata. Pensiamo poi all’Imu e all’Ici che i terminalisti solo in Liguria sono costretti a versare in virtù di un’interpretazione della norma che va decisamente semplificata. Per quanto riguarda la tutela ambientale, occorre creare compatibilità tra porto e ambiente ma senza strozzare tra lacci burocratici gli operatori: servono regole certe e semplici”.

Oltre che sulla realizzabilità di opere a breve termine in funzione della portualità, Rixi ha annunciato l’impegno della Regione “di destinare al mondo portuale parte dei fondi europei dedicati alla formazione”.

 

cs