Politica - 05 agosto 2015, 07:42

Integrazione a Roccavignale, profughi al lavoro per ripulire la Provinciale 28 bis

Il sindaco Amedeo Fracchia:"Tra i primi a capire che sono una risorsa: visto che il problema c'è, gestiamolo"

Integrazione a Roccavignale, profughi al lavoro per ripulire la Provinciale 28 bis

Roccavignale come modello di integrazione. Tra ieri e oggi i profughi provenienti dal Mali, ospitati presso una struttura ricettiva del paese, sono al lavoro per ripulire la Provinciale 28 bis. Dopo la riforma Del Rio, che ha di fatto svuotato di competenze e di soldi la Provincia, questo compito è passato in maniera ufficiosa ai Comuni.

Impegnati dunque nelle attività di manutenzione, dallo sfalcio, alla pulizia delle canaline di scolo, nove extracomunitari più due italiani per i lavori socialmente utili.  “I profughi, spiega il sindaco Amedeo Fracchia, sono ospiti presso un nostro rifugio escursionistico da cinque mesi, durante i quali hanno fatto numerosi lavori di manutenzione ordinaria su tutto il paese”. Ieri è stato ripulito il primo tratto che dal Piemonte scende verso la Liguria, mentre oggi verrà fatta la seconda parte per un totale di quattro chilometri”.

“Siamo stati tra i primi a capire, prosegue il primo cittadino, che i profughi possono essere una risorsa. Visto che il problema c’è, gestiamolo. Impegnargli in attività per il paese favorisce anche l’integrazione: in questi mesi non ho mai ricevuto lamentele dai residenti”.

 A pochi chilometri di distanza c’è chi però è esasperato. Il sindaco di Cairo Montenotte Fulvio Briano ha inviato una lettera aperta al Prefetto dicendo appunto che l’emergenza profughi è un problema di tutti e che non è possibile che gli stessi vengano destinati sempre alle stesse cittadini, quali Savona, Varazze e Cairo appunto. Se le sue richieste non venissero dunque ascoltate, il primo cittadino valbormidese si è detto pronto ad azioni di protesta.

Cinzia Gatti

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