Politica - 29 luglio 2015, 14:11

Regione Liguria, Rixi:"Porti e logistica, necessario un nuovo modello"

"In sintesi il Piano sembra essere migliorativo per la competizione tra i porti nazionali, ma non ne migliora la complessiva competitività sul fronte internazionale"

“Come Regione Liguria abbiamo presentato un documento in cui diciamo la nostra in merito al Piano strategico nazionale su portualità e logistica del Governo. Abbiamo sottolineato le nostre perplessità perché, allo stato attuale, non ci sembra che metta a disposizione gli strumenti necessari per superare la dimensione locale dei mercati di riferimento del sistema portuale italiano, consentendo a quei porti geograficamente adatti alla competizione internazionale, come l’arco ligure e Trieste, di traguardare i mercati contendibili. Il mantenimento di un quadro normativo identico per i porti a vocazione regionale e per quelli a potenziale vocazione internazionale ne è la palese dimostrazione. In sintesi il Piano sembra essere migliorativo per la competizione tra i porti nazionali, ma non ne migliora la complessiva competitività sul fronte internazionale”.

A dirlo è l’assessore regionale ai Porti e Logistica Edoardo Rixi che oggi pomeriggio incontrerà il Presidente dell’Autorità Portuale di Genova Luigi Merlo e parteciperà al Comitato Portuale.

Sul Piano strategico nazionale in materia di Portualità e Logistica, Rixi sottolinea che “la previsione di utilizzare il Piano quale ‘architrave della politica di coesione e della crescita del Mezzogiorno’ mal si combina con la necessità che il sistema logistico sia al servizio dei distretti industriali del Paese che vedono concentrato  in Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia e Toscana oltre l’80% della propria capacità manifatturiera”.

“È indispensabile procedere alla creazione di un nuovo modello di governance  attraverso un più ampio e approfondito confronto con gli stakeholders – conclude Rixi – occorre coinvolgere di più gli operatori: un Piano strategico non riguarda solo il piano istituzionale ma anche e soprattutto il mercato”.

c.s.