Attualità - 03 luglio 2015, 19:15

Savona, torna la preghiera nella chiesa "senza tetto" a Legino

In prossimità della Festa dei Ss. Pietro e Paolo si torna a pregare nell’antica chiesa romanica, intitolata ai santi Pietro e Paolo: appuntamento sabato 4 luglio alle ore 20.45

In prossimità della Festa dei Ss. Pietro e Paolo si torna a pregare nell’antica chiesa romanica di Legino, intitolata ai santi Pietro e Paolo, sulle alture alle spalle dell’abitato di Legino, che ha il curioso particolare di essere sprovvista del tetto originario, mentre il pavimento è il prato L'appuntamento è per sabato 4 luglio alle ore 20.45.

La Confraternita di sant’Ambrogio di Legino propone la preghiera comunitaria con il S. Rosario, che sarà recitato processionalmente partendo dall’incrocio tra le vie Bricco e Ss. Pietro e Paolo, ai piedi di un'edicola mariana raffigurante la Madonna di Misericordia, fino alla chiesetta senza tetto.

Tutto questo, già da alcuni anni, avviene in collaborazione con insegnanti, genitori, ragazzi e bambini di varie nazionalità e religioni, dalla Scuola dell'Infanzia alla Scuola Secondaria di Primo Grado che hanno partecipato alle diverse iniziative del progetto di dialogo interreligioso “Francesco e Kamil”.

Terminato il Rosario, ormai all'interno della chiesetta – preparata nei giorni precedenti – ci sarà la narrazione da parte dei ragazzi della storia del Grano della Fraternità, dalla preparazione prima della Settimana Santa fino alla semina nel campo vicino alla chiesetta. Il Vescovo, mons. Vittorio Lupi, impartirà la Benedizione e sarà presente il presidente della comunità islamica ligure Zahoor Zargar.

Quest'anno saranno raccolti fondi per il progetto “Betlemme e i bambini di Terra Santa”  promosso dall'Associazione PRO TERRA SANCTA di Betlemme, mediante offerte per le creazioni realizzate dagli alunni nelle scuole di Savona e Provincia. Gli alunni si sono davvero impegnati per questi manufatti.

“Il progetto vuole favorire la maturazione personale e sociale di bambini e ragazzi in difficoltà nella città di Betlemme – afferma Gianni Varaldo a nome della Confraternita - La complicata situazione politica ed economica colpisce fortemente bambini e ragazzi, molti dei quali non ricevono una educazione adeguata. Si riscontrano spesso problemi di apprendimento nei bambini, causati da un ambiente familiare violento e particolarmente duro. In queste famiglie, spesso i genitori sono senza redditi e con gravi problemi alle spalle. L’obiettivo del progetto “Betlemme e i bambini di Terra Santa”è di sostenere le “pietre vive” più fragili in Terra Santa, cioè i bambini poveri, in quel luogo così speciale della Terra Santa, proprio lì dove Dio si è fatto bambino, Betlemme. Con i fondi raccolti si desidera sostenere l’educazione dei bambini più bisognosi e con problemi di apprendimento, oltre che fornire loro gli aiuti e  le cure mediche essenziali”.

“Promotori del progetto sono i frati francescani della Custodia di Terra Santa che da più di sette secoli custodiscono e animano i Luoghi Santi di Terra Santa, svolgendo numerose opere di carattere sociale a favore dei cristiani più bisognosi della Terra Santa. A Betlemme i francescani si occupano in particolar modo dell’educazione di bambini e ragazzi all’interno del Terra Santa college. In particolare con i fondi raccolti si potrà dare continuità al lavoro di sostegno ai minori in difficoltà, oltre a proporsi come centro di ascolto spirituale e di aiuto caritatevole in Terra Santa”.

r.g.