Politica - 30 giugno 2015, 15:59

Deposito di bitume in porto, SEL:"Il futuro di Savona è davvero nel turismo?"

"La realizzazione dell'impianto potrebbe creare rischi all'ambiente, sia per quanto riguarda la pericolosità intrinseca in insediamenti di questa natura che per l'impatto sul traffico cittadino dato dai camion che potrebbero attraversare la città con il loro pericoloso carico".

 

"Il futuro di Savona è davvero nel turismo?".Non è una domanda retorica, visto il progetto di insediamento industriale in porto che prevede la realizzazione di un deposito di bitume che potrebbe creare rischi all'ambiente, sia per quanto riguarda la pericolosità intrinseca in insediamenti di questa natura che per l'impatto sul traffico cittadino dato dai camion che potrebbero attraversare la città con il loro pericoloso carico" cosi commenta la Sinistra Ecologia Libertà Circolo di Savona.

"La caratteristica di un simile impianto non è neppure giustificato, posto che fosse un motivo, da un aumento occupazionale, in considerazione del fatto che sarebbero utilizzate solo poco persone".

"Nel momento in cui cominciano a vedersi alcuni significativi cambiamenti - continua - come la ristrutturazione del vecchio ospedale e il recupero di Palazzo Santa Chiara che sanano alcune delle ferite aperte in città, questo progetto è ancora più criticabile in quanto in controtendenza rispetto alla visione che da più parti si intende dare a Savona".

"Il porto non può essere considerato una “repubblica indipendente”, visto il legame stretto con il centro città che lo rende parte integrante dell'abitato e delle strutture di accoglienza e ricettive e non può non farsi carico delle esigenze degli abitanti e degli operatori economici".

"Per questo è indispensabile una riconsiderazione di questo progetto che aprirebbe - prosegue - se realizzato, una ferita difficilmente sanabile tra autorità portuale e città. Savona ha dimostrato una grande sensibilità nel difendere l'autonomia del suo porto e non può che attendersi analoga sensibilità in questo caso".

"Sulla vicenda si sono già buttati gli esperti in strumentalizzazioni elettoralistiche che, dopo aver taciuto per sette anni (il progetto è del 2008 e nel 2011 è solo iniziato l'iter autorizzativo), improvvisamente, e a meno di un anno dalle elezioni, sparano nel mucchio con l'unico obbiettivo di alzare polveroni, dove, al contrario, sarebbe necessario fare chiarezza ed assumere unità di intenti, in considerazione del fatto che la decisione è in mano ad altri".

"Invitiamo quindi il comune ad attivarsi, in uno con la cittadinanza, la Camera di Commercio, l'Unione industriali i sindacati e tutti gli enti interessati ad un corretto sviluppo del territorio, al fine di convincere l'autorità portuale ad imboccare una strada più consona e coerente con il futuro che si intende costruire per Savona, cambiando anche approccio nel rapporto con la città, valorizzando il rapporto democratico ed il coinvolgimento di tutti nelle proprie scelte" conclude la Sinistra Ecologia Libertà Circolo di Savona.

 

c.s.