Era divenuta, negli anni scorsi, una delle ancora poche spiagge aperte ai cani in Riviera ma oggi, all’inizio dell’estate, si presenta in desolante abbandono; è la spiaggia libera comunale il pescecane di Ceriale (SV), dove i frequentatori lamentano l’assenza di acqua potabile, cestini per le deiezioni e la presenza invece di macerie con pericolosi spuntoni di ferro.
La spiaggia era stata creata dal Comune su richiesta e collaborazione della Protezione Animali, che aveva fornito gratuitamente progetti e regolamento, come ha fatto e continua a fare, prima ed unica associazione in Italia, per centinaia di stabilimenti balneari “dogfriendly”; ma ora chiede al Comune di ripristinare servizi e sicurezza.
Il turismo con cane è in continua crescita malgrado la scarsa attenzione di molti esercizi balneari e comuni, che non vogliono cogliere questa promettente occasione di incremento del turismo in stagioni invece deludenti. Fa eccezione Alassio, dove vi sono due esercizi privati ed una spiaggia libera comunale autogestita a fianco dei BabaBeach, voluta dall’attuale sindaco; ha avuto talmente successo che l’ENPA ed i BabaBeach hanno chiesto al Sindaco di allargarla e di crearne una seconda vicino al porto.
Mentre almeno uno stabilimento o una spiaggia libera “dogfree” sono attivi ad Andora, Laigueglia, Alassio, Albenga, Loano, Pietra Ligure, Finale, Noli, Spotorno, Vado ed Albissola Mare, la situazione è davvero pesante a Savona, dove il Comune e l’Autorità portuale, proprietaria delle spiagge, non hanno ancora accolto le proposte e le proteste dell’ENPA di attrezzare una anche piccola spiaggia libera; uguale situazione si verifica nel levante savonese, ad Albisola Superiore, Celle e Varazze.