Attualità - 09 giugno 2015, 15:42

"Finale è mare, spiagge, pareti di roccia e prodotti di eccellenza del territorio, non solo Borgo": l'assenza del Comune all'Expo accende la polemica

L'albergatore Capra: "Tanti problemi aperti sul turismo, dalla mancanza di sicurezza e di parcheggi, alla poca promozione pubblicitaria". Calcagno della Coldiretti: "Il Comune deve dimostrare se crede anche nell'agricoltura"

Mancanza di sicurezza, non ascolto delle problematiche dei cittadini, in particolare relativamente al problema parcheggi e poca promozione pubblicitaria. A delineare questo poco confortante quadro del settore turistico a Finale Ligure è Giovanni Capra, titolare dell’hotel del Bambino e vicepresidente dell’associazione albergatori. “Io parlo a titolo personale, non della categoria, ma nella città ci sono moltissime questioni aperte. Venerdì scorso si è tenuta una riunione, alla quale hanno preso parte tutti gli albergatori e dove si è discusso dei problemi della cittadina”.

L’attuale amministrazione è statica”, prosegue l’uomo.”Come albergatori costituiremo un comitato, del quale faranno parte alcuni rappresentanti di categoria, che avranno il compito di confrontarsi direttamente con il Comune. A preoccuparmi maggiormente è il problema sicurezza: la città dalle otto di sera alle otto di mattina è abbandonata. Bisognerebbe fosse costantemente presente una pattuglia delle forze dell’ordine: a Finale abbiamo un comando dei Carabinieri, della Polizia Municipale, della Stradale e della Guardia di Finanza. Il sindaco dovrebbe attivarsi, attraverso il Prefetto, e garantire una presenza sul territorio”.

Nodo centrale poi quello dei parcheggi. “A Finalpia è venuto meno lo spazio delle suore e con l’aumento di tariffa all’interno dell’Autosilos abbiamo perso altri spazi, con disagi sia per i residenti, ma anche per i clienti degli alberghi”. Tante sfaccettature del sistema turismo, al quale si aggiunge anche, secondo l’imprenditore, la mancanza di promozione:”Da anni ormai non si investe in questo campo, viviamo del riflesso di quanto fatto da Mamberto negli anni’70 e da Berlangieri negli anni ’90. Dobbiamo fare una politica seria di marketing attraverso internet e i social network: con l’investimento di pochi soldi avremo un grandissimo ritorno di immagine”.

Per quanto riguarda la partecipazione all’Expo, prosegue l’albergatore, non ha senso promuovere solo Finalborgo. Il nostro territorio vive all’80% di turismo balneare e al 20% di quello outdoor: spendendo poco, potremo ottenere tanto”.

Sulla partecipazione alla manifestazione di Milano interviene anche Marco Calcagno, segretario di zona Coldiretti:”Il tema al centro dell’Expo è il cibo. Come associazione avremmo voluto che il comune partecipasse per valorizzare le eccellenze del territorio: non c’è solo la Piaggio a Finale”.

Come Coldiretti”, prosegue il rappresentante,” parteciperemo con un nostro stand, dove verranno messe in luce i nostri prodotti, quali il pernambuco e il chinotto: se il comune avesse dialogato con noi avremmo trovato una soluzione e li avremo ospitati gratuitamente all’interno del nostro stand”. “E’ una situazione affine a quella del mercatino degli agricoltori: l'amministrazione ha fatto un regolamento penalizzante, che non è stato sottoposto al nostro vaglio”.

Sul nostro territorio, sottolinea Calcagno, sono attive più di 350 aziende, che rispetto al settore turistico alberghiero lavorano dodici mesi l’anno e che in qualsiasi caso generano lavoro e profitto”.

Il Comune deve dimostrare se ci credo oppure no nel settore agricolo: un entroterra curato determina un ritorno sia di immagine che a livello economico. I turisti che vanno ad esempio a scalare fruiscono di tutto il territorio: è giusto non solo tutelare, anche promuoverlo”.

Sul tema interviene anche il consigliere di minoranza Marinella Geremia:” Finale Ligure non è solo i Borghi più belli d'Italia ma è molto di più. Senza nulla togliere al Borgo che è senz'altro un nostro gioiello, il paese è anche mare, spiagge, pareti di roccia,clima e territorio ricco di prodotti d'eccellenza che andavano valorizzati in un gioco di squadra come hanno fatto numerosi comuni del Ponente savonese”.

Ricordo, prosegue l’esponente della minoranza, che anche Noli e Laigueglia fanno parte dei Borghi più belli ma hanno deciso di fare una proposta più ampia che doveva essere di promozione dell'intero comprensorio che vede arte, ambiente, prodotti tipici, ospitalitá e poi tutto il mondo outdoor con quello che si porta dietro,unicità che erano  da promuovere e non è stato fatto.La partecipazione a Expo 2015 poteva essere lo starter per far ripartire la promozione turistica della nostra città da protagonisti”.

Cinzia Gatti