Attualità - 05 giugno 2015, 18:11

Vado Ligure, domani visita del ministro Orlando: l’Anpi locale chiede la medaglia d’oro per la Resistenza

Celebrazioni per il 70°anniversario della fondazione dell’ Anpi vadese. Visita del ministro della Giustizia lungomare Cristoforo Colombo

E’ grande attesa a Vado Ligure per la visita del Ministro della Giustizia Andrea Orlando in occasione del Settantesimo anniversario della fondazione dell'Anpi locale. Obiettivo, chiedere al rappresentante del Governo di conferire la medaglia d'oro per la Resistenza alla città. Orlando farà visita alla città domani, sabato 6 giugno, ospite del direttivo Anpi Vadese e del comitato locale della Croce Rossa Italiana di Vado - Quiliano: i volontari, infatti, si uniranno alla manifestazione per celebrare i militi che il 21 febbraio 1945 furono arrestati e torturati dalle Brigate Nere.

La cerimonia, organizzata con il patrocinio dei Comuni di Vado Ligure e Savona, unitamente a Provincia, Regione Liguria e  all'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea, prevederà alle 9,30 la commemorazione delle autorità davanti al Monumento ai Caduti sulla passeggiata a mare Cristoforo Colombo, al termine della quale il Ministro Orlando terrà l'orazione ufficiale. La giornata proseguirà poi nel pomeriggio, presso la Società di Mutuo Soccorso "Diritto e Doveri" di Sant'Ermete, per un momento conviviale con i partigiani Vadesi, accompagnato dalla musica gitana della Banda Tziga e da una degustazione di prodotti tipici.

"Volevamo festeggiare un anniversario importante alla presenza di un'autorità nazionale, così, con l'aiuto dell'Onorevole Anna Giacobbe, abbiamo invitato il Ministro della Giustizia – afferma Simone Falco, presidente dell'Anpi di Vado Ligure - Per l'occasione, faremo presente ad Andrea Orlando la nostra proposta di conferire la medaglia d'oro per la Resistenza alla nostra città".

A riguardo, la sezione Vadese consegnerà al politico spezzino un primo dossier, a cura dei consiglieri Bruno Borra e Simone Falco, in collaborazione con il giornalista Marco Oliveri e con un contributo storico del professore Almerino Lunardon. "L'iniziativa è volta alla memoria della cultura antifascista di Vado Ligure, diffusasi dapprima nelle fabbriche, con i grandi scioperi del marzo 1944, successivamente nell'entroterra e in città, con la lotta partigiana - conclude Falco - è un riconoscimento alto ma giusto per noi, in ricordo dei martiri caduti, ma soprattutto in difesa di quell'autentico patrimonio italiano che sono i valori della Resistenza, futura base della nostra Costituzione, da ogni tipo di revisionismo". 

Sentimenti che a Vado Ligure passano nelle mani delle nuove generazioni: infatti, le scuole cittadine sono da sempre coinvolte in incontri e ricerche storiche in classe sul tema della Resistenza, ricevendo inoltre borse di studio da parte dell'Anpi.  Per questo, con la presenza del Ministro Orlando, i 70 anni dell'associazione combattentistica Vadese saranno così celebrati con un significato in più.

Soddisfazione da parte del sindaco Monica Giuliano: “Un ringraziamento all’importante attività sociale svolta dall’Anpi, dalla Croce Rossa e da tutti i volontari – afferma – Il ruolo da loro ricoperto sul territorio è fondamentale ed educativo. I 70 anni dell’Anpi di Vado devono esser l’occasione per riscoprire i valori della coesione sociale e della solidarietà”.

Nella celebrazione inoltre sarà dato risalto all’esemplare comportamento tenuto dagli allora militi del Sottocomitato della Croce Rossa di Vado Ligure nel periodo del regime fascista. "Sara l'occasione per testimoniare i principi che hanno caratterizzato l’attività di soccorso svolta dai militi CRI e in particolare il principio di umanità, di imparzialità, di neutralità e di indipendenza - afferma il presidente della Croce Rossa di Vado Ligure, Pierangelo Bruno -  Si tratta di principi espressi in maniera sintetica nell’art. 1 dello Statuto dell’Associazione Pubblica Assistenza Croce Verde Vadese, istituita il 1° marzo 1910 da un gruppo di cittadini di questo Comune “allo scopo di dare, a mezzo dei soci, opera personale di pronto soccorso nei quotidiani infortuni, ed in qualsiasi altra pubblica calamità o sventura".

In diverse occasioni i militi non tradirono questi principi a partire dall'emanazione del Regio Decreto 17 ottobre 1930 che scioglieva la Croce Verde Vadese assieme ad altre sette pubbliche assistenze di Varazze, Celle Ligure, Savona, Spotorno, Pietra Ligure, Loano ed  Alassio: i militi di Vado allo scopo di poter continuare nell’opera di soccorso per cui erano nati accettarono di transitare sotto il simbolo della Croce Rossa, perdendo anche il patrimonio immobiliare, costituito con enormi sacrifici dai loro predecessori. "Tale scelta è stata anche giustificata dal principio universalmente accettato per cui la Croce Rossa è un’organizzazione sovranazionale, umanitaria, imparziale, neutrale e indipendente, che assicura aiuto umanitario e protezione alle vittime delle guerre e delle violenze armate e delle catastrofi - afferma il presidente Bruno - Nella storia del Comitato, i nostri Militi hanno sempre agito per il benessere locale, ma con una mentalità universale, che travalica i confini comunali".

Un altro episodio storico da ricordare é relativo al 21 febbraio 1945 quando il Presidente, la custode, e 18 militi furono arrestati, interrogati e torturati da parte delle brigate nere per poi essere incarcerati nel campo di concentramento di Celle Ligure. Lì rimasero detenuti in attesa di essere inviati al fronte del lavoro di Bologna con successiva destinazione la Germania. Vicende diverse consentirono loro in seguito di salvarsi. "La loro colpa è stata nel rigoroso rispetto dei principi della Croce Rossa - commenta Bruno - Avevano infatti prestato soccorso a tutti: cittadini, lavoratori, fascisti e anche a partigiani". I principi e le azioni dei volontari delle nostre due sedi, quella storica di Vado Ligure, e quella di Quiliano, resa operativa nel 1997 con 10 volontari e che oggi ne conta oltre 100, si sono adattati ai mutevoli contesti storici che questo Comitato Locale ha attraversato in ormai più di 100 anni.

r.g.